Donato Carfagno è campione italiano 2024 nel tiro a segno, disciplina Pistola di Grosso Calibro. L’atleta ebolitano, facente parte della T.S.N. di Eboli, si è affermato nelle finali dei campionati tricolore tenutesi la settimana scorsa.

La kermesse ha visto la partecipazioni di atleti da tutta Italia dal 10 al 15 settembre presso la Sezione del Tiro a Segno Nazionale di Bologna. Juniores, Seniores, Master e Para hanno preso parte alle gare indette dall’Unione Italiana Tiro a Segno (UITS).

II 13 settembre 2024, Donato Carfagno ha conquistato la medaglia d’oro, con relativo titolo di Campione Italiano 2024 nella specialità di tiro di Pistola Grosso Calibro (PGC) Uomini, Gruppo A, e medaglia d’oro, con relativo titolo di Campione Italiano 2024 assoluto, nella medesima specialità. Lo sportivo salernitano ha così conseguito eccellenti risultati sportivi nella competizione nazionale, dimostrando un’indiscussa competenza sportiva, evidenziando destrezza e doti di determinazione e tenacia con una performance, nel corso della gara, che gli ha consentito di spiccare tra gli atleti partecipanti e raggiungere il podio più alto.

“Carfagno ha così contribuito a dare ulteriore lustro alla sezione di Tiro a Segno Nazionale di Eboli” ha commentato Alessandro Rizzo, presidente della Sezione del Tiro a Segno Nazionale di Eboli “che in passato ha già avuto diversi campioni italiani in diverse specialità legate allo sport del Tiro a Segno, tra cui lo stesso Donato Carfagno nel 2018“.

Il tiratore ebolitano è stato premiato per gli eccellenti risultati agonistici “al quale va aggiunto il dovere di continuare ad essere da esempio nei confronti di tanti giovani che si avvicinano allo sport del Tiro a Segno, certamente uno sport che richiede doti non comuni di concentrazione, di occhio, di fermezza e di assoluta calma” ha proseguito Rizzo.

Questa vittoria agonistica è un ulteriore prestigio per Eboli e per la Provincia di Salerno. Il campione italiano, ha commentato cosi la vittoria: «Dedico questa straordinaria vittoria a mio Padre, Luigi, che mi ha osservato e motivato da lassù, a mia madre Giuseppina, nonché a mia moglie Maria Pia, ai miei figli Luigi e Maria Sole e a Gabriel».