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Nasce “Liberi e Forti 3.0”. Per l’Associazione di Roscigno partecipato “battesimo” a Palazzo Sant’Agostino

Era gremita la sala “Marcello Torre” nella sede della Provincia di Salerno, a Palazzo Sant’Agostino, per il “battesimo” ufficiale dell’Associazione “Liberi e Forti 3.0”, il cui motto è “Liberi di cambiare il mondo, forti delle nostre idee”.“Occorre creare un polo tecnologico dove mettere insieme tante imprese e tante professionalità locali ed un tavolo tecnico per costruire una proposta da calare sul territorio, con un consorzio che metta assieme il pubblico ed il privato, facendo sistema ed evitando di erigere cattedrali nel deserto”. Questa la proposta lanciata dal segretario dell’associazione Pino Palmieri, che ha chiamato tutti al lavoro per il bene del Cilento e del Vallo di Diano. “In un territorio dove spadroneggia l’abbandono dobbiamo costruire, mettendoci in prima persona in gioco e operando con l’aiuto di persone competenti. Sostenere la nascita di nuove strutture, associazioni o organizzazioni che vogliono promuovere uno sviluppo sostenibile, in rete e in armonia con la vocazione dei territori, è da salutare sempre positivamente ” ha concluso.

Alla conferenza stampa di presentazione di Liberi e Forti 3.0 hanno partecipato personaggi importanti del mondo imprenditoriale, accademici, storici, anime varie del volontariato e rappresentanti di tante associazioni della provincia di Salerno.
“Vogliamo mettere in connessione le varie energie di chi vorrà aderire per dare il proprio contributo al miglioramento della società ed allo sviluppo dei nostri territori -ha sottolineato la presidente di Liberi e Forti 3.0, l’avvocato Giovanna Domini– ma intendiamo anche dare supporto agli enti locali, senza sostituirci ad essi, laddove vi siano fragilità per soddisfare i bisogni di chi vive quotidianamente la collettività”.
Il vicepresidente Mariano Pellegrino ha aggiunto: “Liberi e Forti 3.0 intende vigilare e vagliare tutte le problematiche che affliggono il territorio nelle sue tante piccole realtà e di sollecitare, dove serve, amministratori che rimangono bloccati in situazioni che possono, se sbloccate, risultare positive per lo sviluppo economico ed occupazionale. Inizieremo subito a rimboccarci le maniche”.

Hanno relazionato: Bartolomeo Lanzara, avvocato e presidente Codacons Cilento, Geppino D’Amico, giornalista e storico, il professor Domenico Fulgione, ordinario di Biologia all’Università Federico II di Napoli, la psicologa Maria Teresa Cammarano, Analista del comportamento ABA, Roberto Amiconi, Senior Partner di Gocer (Gruppo Operativo Comunità Energetiche Rinnovabili), l’agronomo e docente Maurizio Tancredi, il professore ordinario Unisa e direttore dell’Osservatorio Appennino Meridionale Rino Sica, e l’amministratore di DFL Pasquale La Mura.

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