Di Michele Magliano *

Quando siamo assillati da pensieri ricorrenti, quando ci sentiamo soverchiati dai problemi o feriti da un dispiacere che non accenna a diminuire, è necessario cercare di reagire in modo positivo.

Per sapere cosa ci appartiene davvero, possiamo chiedere aiuto alle immagini. Cercando su giornali e riviste, o magari anche in rete sui social, le figure che pensiamo possano rappresentarci: naturali, concrete o astratte, ma che siano collegate ad aspetti di noi.

Mettiamole insieme, attaccandole una vicina all’altra, o creando un collage digitale. In questo modo potremo osservarle quotidianamente, e cominciare giorno per giorno ad eliminarne una, quella che riteniamo più marginale o che riguarda aspetti più esterni e superficiali di noi.

Procediamo così finché non saranno rimaste poche, pochissime immagini, o addirittura una soltanto. Probabilmente ci accorgeremo che le immagini rimaste, quelle che sentiamo essere più “nostre”, non hanno alcun legame né riferimento alla ferita, al dolore o al problema che ci assillava.

Dietro ogni personaggio che entra in scena nella nostra vita, si nasconde un modello e non la nostra vera unicità.

Una mente piena di pensieri è come sono a volte alcuni cassetti o armadi, cantine o solai: troppo piena! Iniziamo a svuotare, eliminando ciò che da tempo non usiamo più. Buttiamo via le cose impolverate e ormai dimenticate, e creiamo spazi vuoti.

Allontaniamo dalla nostra vita chi ci ha ferito o ci ha fatto stare male. Frequentiamo chi ci fa stare bene, restiamo con chi ci fa sognare e vede il nostro vero volto.

MICHELE MAGLIANO

Michele Magliano* nato a Sapri(SA) il 22/10/1997, Dottore in Psicologia, influencer e scrittore.