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Sala Consilina, al via le celebrazioni per la Madonna del Monte, “Luogo del Cuore” F.A.I.

Cappella Madonna del Monte Sala Consilina luogo del cuore FAI

di Gianfranco Stabile

Venerdì 8 settembre prossimo il F.A.I. –Fondo Ambiente Italia– riconoscerà formalmente la cappella della Madonna del Monte come Luogo del Cuore.

Merito dell’attivismo del comitato promotore che nel 2020 riuscì a portare all’attenzione la cappella fondata nel 1772. In quella occasione la Madonna del Monte di Sala riuscì a qualificarsi 217esima su oltre 40mila luoghi candidati in tutta Italia.

Le celebrazioni prevedono alle 18.00 la messa per la ricorrenza della Madonna del Monte nella chiesetta in via Mario Pagano.

La funzione sarà officiata da don Luciano Laperuta, parroco di Sant’Anna. A seguire ci sarà l’inaugurazione della targa “I Luoghi del Cuore del Fondo Ambiente Italiano” con concerto introduttivo dei maestri Giuseppe Romano (arpa) e Cinzia Viuliano (violino).

Saranno presenti Michelangelo De Leo, capo delegazione Fai-Salerno, Rosy Pepe, coordinatrice di “Adotta un Monumento”, Lions club Sala Consilina–Vallo di Diano, Francesco Cavallone, sindaco di Sala Consilina, ed i consiglieri regionali campani espressi dal territorio Corrado Matera e Tommaso Pellegrino. L’evento è organizzato dal comitato di quartiere “Madonna del Monte”.

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LA MADONNA DEL MONTE a Sala Consilina
È in stile tardo barocco ed era sede della Confraternita di San Girolamo da Fiesole. La Chiesa e il convento seguono la linea altimetrica che segna il limite tra l’antico ed il nuovo nucleo urbano al margine settentrionale del centro storico di Sala Consilina (SA), attuale Via Mario Pagano.

Ancora nel Settecento questa zona “decentrata” sotto la piazza di Sant’Eustachio era detta “Bocca la terra”, luogo allora poco abitato, dove si poteva dare ristoro ai pellegrini e dispensare l’elemosina ai bisognosi.

La posizione appartata tuttora sembra avvolgere l’edificio di mistico silenzio. La facciata costituiva una prima cortina architettonica per chi procedeva lungo la salita verso il paese; l’arrivo al sagrato costituiva il superamento di una considerevole quota, offrendo al viandante il ristoro d’una sosta e il godimento d’un ampio sguardo sulla vallata.

Anche il piccolo portico offre un punto di osservazione privilegiato. All’interno è presente un esemplare unico di organo a canne risalente al 1797 non funzionante.

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