Di Giuseppe Geppino D’Amico
Sarà celebrata a Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia, la “Giornata Nazionale della Sacra Spada dell’Arcangelo” dedicata a San Michele. L’iniziativa, denominata “I Sacri luoghi dell’Arcangelo Michele”, è organizzata dalla Rete Micaelica nazionale ideata e promossa dal Centro Culturale Studi Storici di Eboli.
A spiegare l’iniziativa, che si terrà sabato 16 settembre prossimo, è Michele Cicatelli, responsabile della Rete Micaelica: “Sarà un evento religioso molto significativo, unico nel suo genere.
Per i devoti di San Michele l’arma che l’Arcangelo impugna è di solito la spada, presente sia nella tradizione iconografica orientale sia in quella occidentale quale elemento di forza, ma anche simbolo di guarigione e di giustizia.
Inoltre, la spada di San Michele è l’unica arma di cui è consentita la venerazione, per il cristiano. È il mezzo attraverso il quale l’Arcangelo, a capo delle milizie celesti e al grido di “Chi è come Dio”, espressione evocativa del suo nome, atterrì letteralmente le forze del male che, con a capo Lucifero, si erano ribellate al Creatore”.
Saranno numerose le associazioni che aderiranno all’iniziativa; il programma prevede, dopo l’accoglienza da parte dell’Associazione “Monte Sant’Angelo Francigena”, il corteo con tutti i gonfaloni dei vari Enti e le Sacre Spade verso la Basilica Celeste. Il corteo sarà accolto, nell’atrio della Basilica, dal Rettore Padre Ladislao Suchy.
Successivamente ci sarà la celebrazione Eucaristica presieduta dal Rettore e concelebrata dai sacerdoti delle varie Comunità. A seguire la benedizione delle Spade e recita dell’Atto di Consacrazione a San Michele Arcangelo.
La giornata si concluderà con l’incontro con tutti gli associati de “I Sacri luoghi dell’Arcangelo Michele”. Di seguito l’elenco delle città che hanno aderito alla “Giornata Nazionale della Sacra Spada dell’Arcangelo” (in grassetto i comuni della provincia di Salerno)”: Olevano sul Tusciano (SA), Monte Sant’Angelo (FG), Acquavella (SA), Eboli (SA), Sala Consilina (SA), Senerchia (AV), Solofra (AV), Chiusano San Domenico (AV), Sant’Angelo a Fasanella (SA), Bellosguardo (SA), Valle dell’Angelo (SA), Supersano (LE), Cagnano Varano (FG), Putignano (BA), Padula (SA), Vieste (FG), Minervino Murge (BAT), Montemesola (TA), Acireale (CT), Villasmundo (SR), Vallecorsa (FR), Castrignano del Capo (LE), Mesoraca (KR), Crispiano (TA), Statte (TA), Pomarico (MT), Roscigno (SA), Ottati (SA), Corleto Monforte (SA), Aquara (SA), Trieste (TS).
Al pellegrinaggio del 16 settembre in Puglia la Diocesi di Teggiano-Policastro sarà presente con una folta rappresentanza. Nel Vallo di Diano San Michele è particolarmente venerato a Sala Consilina (nella Chiesa Madre e nel Santuario sul Monte Balzata) e a Padula (nella Chiesa Madre e nel Santuario denominato San Michele alle Grottelle).
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La decisione della Rete Micaelica di recarsi in pellegrinaggio a Monte Sant’Angelo è legata alla storia del Santuario situato in provincia di Foggia, noto anche come “Celeste Basilica” in quanto, secondo la tradizione, direttamente consacrato dall’Arcangelo Michele.
La storia inizia nel 490 d.C., anno in cui secondo la tradizione, il Santo Guerriero tra gli Arcangeli apparve a San Lorenzo Maiorano.
Sul luogo dell’apparizione, tre anni dopo, venne costruito il primo santuario. Nei secoli successivi San Michele apparve nuovamente: sono cinque le apparizioni tramandate dalla tradizione. Sono tantissimi i Santuari, le Chiese, le Grotte, le Cappelle dedicate all’Arcangelo guerriero. Insieme al Santuario pugliese gli altri due più importanti sono Le Mont-Saint-Michel in Francia e la Sacra di San Michele in Piemonte.

Le Mont-Saint-Michel è il nome del piccolissimo comune che comprende l’abbazia e l’intera rocca sulla quale sorge il borgo. Questo sperone roccioso fu da sempre considerato un luogo sacro.
I celti vi svolgevano i loro rituali; secondo la leggenda, l’arcangelo Michele apparve nel 709 a Sant’Auberto, chiedendo che in quel punto fosse costruita una chiesa a lui dedicata. Il santo, che era all’epoca anche vescovo di quelle zone, ignorò per due volte la richiesta finché San Michele non gli bruciò il cranio con un dito.
Il cranio di Sant’Auberto con il foro, è conservato nella cattedrale di Avranches. Per evitare altre ripercussioni da parte di San Michele, in una grotta del monte fu costruito un oratorio e la roccia prese il nome di Mont-Saint-Michel-au-péril-de-la-Mer.
Nel ‘900 fu costruita l’abbazia benedettinacon un villaggio ai piedi necessario per accogliere i numerosi pellegrini. Le Mont-Sain-Michel ha una caratteristica: è uno dei posti al mondo dove il fenomeno delle maree è più evidente.
L’alta marea può raggiungere fino a 15 metri di altezza trasformando la rocca in un’isola.
La Sacra di San Michele, monumento simbolo del Piemonte, si trova in bassa Val di Susa, nel comune di Sant’Ambrogio di Torino, a soli 40 km dalla città, è stata costruita tra il 983 e il 987 d.C. sulla cima del monte Pirchiriano.
All’interno della Chiesa principale della Sacra, risalente al XII secolo, sono sepolti alcuni dei Savoia. La vera magia di questo luogo si inizia a percepire quando ci avviciniamo alle sue mura ma si diffonde in ogni cosa, la si avverte lungo i sentieri che attraversano i boschi circostanti, terre di passaggio di pellegrini da millenni, negli interni ricchi di arte e leggende, fino ai panorami sconfinati che ogni volta incantano chi li osserva guardiamo giù dalle pareti a strapiombo del Monte Pirchiriano. All’abbazia piemontese è legato il mistero della cosiddetta “linea magica di San Michele”, che secondo la leggenda fu tracciata proprio dalla sua stessa spada, durante la lotta contro Lucifero per scacciarlo dal Paradiso.
Il fatto incredibile è che la linea immaginaria, perfettamente allineata, collega i più importanti luoghi di culto dedicati all’arcangelo Michele. Questa linea, lunga circa 2000 km, unisce sette monasteri e si estende dall’Irlanda (dove sorge il primo monastero: quello di Skellig Michael “roccia di Michele”), passando per Gran Bretagna, Francia, Piemonte, Puglia e Grecia e termina in Israele (al Monastero del Monte Carmelo).
Si dice che la Sacra di San Michele si trovi esattamente a metà della “Via Michelita” o “Via Angelica” tra l’Irlanda e Gerusalemme. La Sacra di San Michele ha ispirato Umberto Eco quando ha scritto il famoso romanzo “Il nome della rosa”.
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Giornata Nazionale della Sacra Spada dell’Arcangelo Michele