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400 anni di Arte e Devozione: a Polla si celebra Fra’ Umile da Pietralia

Continuano le celebrazioni per il 400esimo anniversario dell’inizio dell’attività artistica di fra’ Umile da Pietralia. Nella prima metà del 1600 l’ecclesiastico iniziò un’ampia e qualitativamente notevole produzione che gli ha consentito di realizzare opere tutt’oggi presenti in diverse regioni del sud Italia. Dalla nativa Sicilia, alla Calabria ma anche in Basilicata e Campania.

A Polla in particolare, nel Santuario consacrato a Sant’Antonio da Padova, c’è uno straordinario crocifisso in legno d’ulivo alla destra dell’altare. Le celebrazioni sono iniziate nella natia Petralia Soprana, in provincia di Palermo, cui il sindaco Massimo Loviso ha partecipato ad inizio dicembre e di cui abbiamo dato puntualmente conto in questo articolo.

POLLA – SANTUARIO DI SANT’ANTONIO
crocifisso in legno d’ulivo di fra’ Umile da Pietralia

Domani, giovedì 23 gennaio, si terrà un importante evento organizzato dai Frati Francescani e dal Comune di Polla, dedicato al Crocifisso di Fra Umile da Petralia. Custodito a Polla da quattro secoli, è una delle opere più significative del frate scultore. A partire dalle 19,15 presso il Santuario, dopo i saluti iniziali di fra’ Marco della Rocca, guardiano del Convento di Sant’ Antonio, e di Massimo Loviso, sindaco di Polla, terranno relazione Gianpasquale Greco, docente in Storia dell’Arte, e fra’ Domenico Marcigliano, responsabile Ufficio cultura e arte della Provincia Salernitano Lucana dei Frati Minori. L’incontro è pubblico e ad ingresso libero.

PADRE UMILE DA PIETRALIA SOPRANA – BIOGRAFIA (WIKIPEDIA)

Figlio di un legnaiuolo, si formò in un ambito artigianale, nelle botteghe di intagliatori delle Madonie e forse a Palermo. Il padre Giovan Tommaso Pintorno da Geraci è “maestro di legname”, la madre Antonia Buongiorno appartiene a nobile casato. Il giovane Giovan Francesco cresce in una famiglia numerosissima costituita da 16 figli, la pianificazione di un matrimonio combinato condiziona le sue scelte e trova nella vocazione religiosa la ragione di vita. Entrò come laico nell’ordine dei Frati minori osservanti riformati nel 1623, prendendo il nome di Umile, ed iniziò un’attività di scultore in legno specializzandosi nei crocefissi policromi. Nel novembre 1623 il flagello della peste nera imperversa nell’isola in due ondate d’epidemie successive diffuse nel (1624–1626), (1629–1631) e miete numerose vittime. Fu proprio lo scontro con la dura realtà della malattia e della morte a determinare in modo decisivo il grande realismo delle sue sculture. La presenza di scultori in legno tra i francescani, sia prima che dopo fra’ Umile, indica un’attività di scuola artistica all’interno dell’ordine in cui Giovan Francesco abbia potuto completare la propria preparazione artistica. La vena artistica sviluppata nella bottega paterna, maturata a Palermo, successivamente consolidata nell’ambito di una produzione permeata dallo stile di artisti a lui territorialmente e ecclesiasticamente noti: i Li Volsi di Nicosia famiglia di scultori statuari, i Ferraro di Giuliana famiglia di grandiosi decoratori a stucco, i Lo Cascio famiglia di intagliatori di Giuliana e Chiusa Sclafani, i Gagini famosissima famiglia di scultori e marmorari rinascimentali della corrente lombardo-ticinese-siciliana, il milanese gesuita Gian Paolo Taurino abile scultore in legno. La sua biografia risulta piuttosto oscura, anche a causa di una tradizione ricca di aneddoti miracolistici tramandata da scrittori francescani, desiderosi di far apparire la sua opera come frutto di un dono divino. Realizzò le sue opere vagando per tutta la Sicilia, seguendo le numerose commissioni che gli arrivavano. Negli ultimi anni, forse malato, si fermò a Palermo nel convento di Sant’Antonio dove formò una scuola con numerosi discepoli. Frate Umile da Petralia è sepolto nella chiesa del convento di Sant’Antonio di Padova o Sant’Antonino di Palermo.

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