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Il Rotary Club Roccadaspide-Valle del Calore in Tanzania per curare bambini diversamente abili

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Seconda missione umanitaria del Rotary Club Roccadaspide-Valle del Calore. Dopo la prima esperienza maturata due anni fa a Luanda, in Angola, un gruppo di soci del Club si è recata per circa due settimane a Zanzibar, in Tanzania. Tappa della prima missione fu uno dei tanti orfanotrofi del posto per prestare visite mediche e odontoiatriche, proseguendo verso i villaggi più poveri, per consegnare viveri di prima necessità, dolciumi, vestiario, scarpe e giocattoli. Quest’anno il presidente del Club, Pino Guadagno (medico chirurgo), con il collega Gianfranco Lanza, con la farmacista Maria Concetta Lombardi, e con Maria Grazia Petraglia e Antonio Giordano, tutti componenti del Club Rotary Roccadaspide Valle del Calore, hanno deciso di recarsi insieme in missione umanitaria a Zanzibar in Tanzania dove opera un’Associazione umanitaria fondata da un altro italiano, il “missionario laico” Marco Pugliese, conosciuto nel corso di una serata di beneficienza nel Golfo di Policastro.

A Zanzibar Marco Pugliese ha dato vita a un progetto che ha consentito di dare vita al progetto Zanzibar Help che ha realizzato la Donnino’s Family School, la prima scuola professionale privata per bambini diversamente abili a Zanzibar. La scuola ospita 91 ragazzi diversamente abili ed è gestita da Marco Pugliese coadiuvato da sua moglie Fauzia, una giovane donna del posto. Il Team medico partito da Roccadaspide e dintorni ha consegnato materiale didattico e cancelleria, il tutto donato dai bimbi, dai genitori e dalle insegnanti dell’Istituto omnicomprensivo di Roccadaspide. Nessuno si è risparmiato e grazie al progetto del Club Rotary Roccadaspide Valle del Calore “Un paio di occhiali per Zanzibar” sono stati donati ai bambini della Donnino’s Family School e lasciati a disposizione di chi ne avrà bisogno, più di 250 paia di occhiali nuovi e seminuovi. Un grande aiuto è stato offerto dal Rotary E-Club Villammare Film& Friends e da alcuni soci di altri club. Questo progetto così esemplare farà in modo che anche gli abitanti dei villaggi più poveri che circondano la scuola, potranno guardare il cielo azzurro in maniera limpida e migliore.

Inoltre, grazie al materiale sanitario donato da numerose farmacie e farmacisti della provincia di Salerno, sono stati consegnati i farmaci di prima emergenza: antibiotici, cortisonici, antiepilettici, antivirali, antidolorifici, antifebbrili e materiale sanitario di ogni tipo, garze, siringhe, disinfettanti. Sono state eseguite le visite odontoiatriche a tutti i bambini della scuola e le visite mediche a quanti si sono recati al poliambulatorio medico provenienti dai villaggi poveri circostanti. Inoltre con la somma ricevuta in donazione dall’Italia, sono stati acquistati in loco sacchi di riso, sapone, materiale didattico, Chupa Chups e caramelle. Il gruppo dei volontari si è poi recato nei villaggi vicini più poveri per la distribuzione. Indubbiamente, “il mal d’Africa” ha toccato a fondo i cuori dei rotariani di Roccadaspide. Non a caso, al ritorno in Italia il presidente del Rotary Club di Roccadaspide Valle del Calore, Pino Guadagno, ha voluto ringraziare anche a nome di tutto il gruppo di volontari, il fondatore della scuola, Marco Pugliese, la dottoressa che opera sul posto e quanti hanno inteso sostenere con generosità l’iniziativa, per poi aggiungere: “È stata una prima importante esperienza esplorativa e, in considerazione delle problematiche che abbiamo riscontrato tra i piccoli, ci impegneremo per tornare con uno staff di medici allargato con un ginecologo, un internista, un cardiologo e, possibilmente, un ecografista”.

Zanzibar è una regione semi-autonoma della Tanzania, geograficamente corrispondente all’arcipelago omonimo, composto da due isole principali, Unguja e Pemba, e da numerose isole minori. Zanzibar e la parte continentale della Tanzania (allora chiamata Tanganica) si unirono solo nel 1964, poco tempo dopo la rivoluzione di Zanzibar. In precedenza, Zanzibar era un soggetto politico distinto: prima un sultanato, poi un protettorato britannico e infine, brevemente, una monarchia costituzionale. A causa dell’influenza congiunta araba, persiana e bantu, e dell’attività commerciale che lo ha legato al mondo islamico e persino all’India e alla Cina, Zanzibar è uno dei luoghi più rappresentativi della cultura swahili, la cui lingua fu a lungo predominante negli scambi commerciali fra Asia e Africa, e che tuttora svolge il ruolo di lingua franca in gran parte dell’Africa orientale. Per quanto riguarda la situazione economica, l’arcipelago di Zanzibar è fin dall’antichità un importante produttore ed esportatore di spezie, con un primato mondiale relativamente alla produzione di chiodi di garofano. A partire dagli anni settanta il crollo del prezzo delle spezie dovuto alla globalizzazione, e una cattiva gestione interna della produzione, hanno portato Zanzibar a essere quasi tagliata fuori da questo mercato, che è oggi in gran parte appannaggio dell’Indonesia. Ciononostante, la produzione di chiodi di garofano, assieme a quella di rafia, rimane una delle voci più importanti dell’economia. Il centro storico della capitale di Zanzibar, Stone Town, ricco di testimonianze architettoniche e storiche, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Negli ultimi decenni il settore turistico, che sfrutta il patrimonio naturale, paesaggistico e culturale dell’isola, ha conosciuto un continuo e rapido sviluppo.

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Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
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