Di Angela Freda
Parte a gennaio la nuova campagna di ricerche e scavi archeologici nelle grotte di Pertosa-Auletta e sono molto alte le aspettative su nuovi ritrovamenti e scoperte che potrebbero fare nuova luce su un arco temporale di 8 mila anni. Le grotte di Pertosa-Auletta, oltre che uno spettacolare sistema di cavità naturali di grande interesse speleologico, rappresentano anche un sito archeologico tra i più importanti della regione Campania. Gli scavi effettuati a fine Ottocento hanno infatti evidenziato l’esistenza di un giacimento archeologico ben stratificato, riferibile ad un lasso di tempo che interessa almeno gli ultimi 8 millenni da oggi. Le grotte, attraversate da un fiume sotterraneo, conservano presso l’ingresso i resti di un’estesa struttura palafitticola collocabile attorno a 3500 anni fa. Tale struttura costituisce, per quanto noto oggi, l’unico impianto di palafitte esistente in Europa in ambiente sotterraneo.
La Fondazione MIdA, consapevole della grande rilevanza scientifica del locale giacimento archeologico, ha dunque chiesto e ottenuto una concessione per ricerche archeologiche di durata triennale (2025-2027) al Ministero della Cultura. Avvalendosi di un’équipe di ricerca specializzata diretta dal dr. Felice Larocca, nonché di studiosi afferenti a diversi enti e istituti universitari nazionali, le indagini verranno avviate tra gennaio e febbraio 2025, in corrispondenza con un momento di riposo ecologico della cavità, in cui le attività turistiche nel sito sono sospese. Scopo del primo intervento d’indagine è l’approfondimento delle conoscenze in alcune aree di recente individuazione, particolarmente ricche di testimonianze antiche, che possono fornire un’inattesa chiave di lettura delle dinamiche del rapporto uomo-grotta in senso diacronico. Notizie sullo svolgimento delle indagini verranno date in corso d’opera e, alla loro conclusione, i risultati cui si sarà approdati saranno illustrati in sedi regionali e nazionali previa ampia comunicazione su canali informativi presenti sul web.