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Buonabitacolo, dopo la nascita del nuovo gruppo e l’intervento del sindaco si va verso la crisi?

di Giuseppe D’Amico

Il clima rovente di questa estate ha contagiato anche il consiglio comunale di Buonabitacolo. I fatti sono noti: con una lettera del 21 agosto scorso inviata al sindaco, Giancarlo Guercio, e alla presidente del Consiglio comunale, Gerardina Ceglia, cinque consiglieri comunali su dieci (Antonio Lapenta, Michele Grillo, Franco Antonucci, Francesco Pio Ignoto ed Emanuel Tordo) eletti nella lista guidata dal sindaco Guercio, hanno costituito un gruppo indipendente all’interno de “la Ginestra”, unica lista presente alle elezioni del 2022.

Alla base della scelta dei cinque consiglieri di prendere le distanze dalla lista guidata da Giancarlo Guercio -si legge nel documento sottoscritto dai cinque– “tale scelta, ormai ritenuta indispensabile dagli scriventi, scaturisce da una attenta valutazione, ma soprattutto da una condivisa convinzione, determinata da una comune esperienza in ambito amministrativo, maturata per alcuni di noi da due e per altri addirittura da sette anni all’interno dell’amministrazione a guida Guercio. Il fine di tale decisione è sorto dalla necessità di provvedere a una gestione più proficua con un’ampia azione partecipativa sui vari processi decisione e basata su una visione più democratica del bene comune per i prossimi tre anni”.

Sulla vicenda è intervenuta la Presidente del Consiglio Comunale, Gerardina Ceglia, che, preso atto della “Crisi politico-amministrativa del Consiglio Comunale di Buonabitacolo” a distanza di poche ore dalla costituzione del gruppo autonomo ha deciso di indire delle consultazioni. Per la presidente del Consiglio Comunale “la costituzione del gruppo indipendente spinge l’intero Consesso consiliare verso un limite rischioso per la tenuta dell’attività amministrativa” e questo “impone una riflessione seria sui contenuti del documento presentato lo scorso 20 agosto e sulle intenzioni dei componenti il Consiglio rispetto ad una auspicata risoluzione della crisi e ad una ripresa delle attività amministrative”.

A Buonabitacolo non mancano coloro i quali, pur ritenendo legittima l’iniziativa della Presidente Ceglia, si interrogano sulla modalità, ritenuta singolare, che intende seguire per garantire trasparenza e rappresentatività ad ogni singolo consigliere. Per i prossimi giorni sono quindi indettele consultazioni bilaterali che si svolgeranno singolarmente con ogni Consigliere presso la sede del Comune di Buonabitacolo; avrò pertanto premura di contattare a breve ciascuno di Voi per stabilire data e orario del nostro incontro.

In attesa dei risultati degli incontri non mancano i commenti sia sui motivi dell’iniziativa dei cinque consiglieri sia sulla singolarità dell’iniziativa della presidente del Consiglio. In pratica, si cerca di capire se è vero che manca una “visione democratica del bene pubblico”, oppure si sta cercando un posto in giunta, visto che nella nota i cinque consiglieri chiedono esplicitamente di rivedere ruoli e responsabilità. Se questa ipotesi si dovesse materializzare, non resterebbe che liberare una poltrona nell’esecutivo. Ma quale tra quella della vicesindaca Enza Basile (eletta con 142 preferenze) e dell’assessore Ernesto Alfano (eletto con appena 37 preferenze)? Difficile dirlo, visto che Enza Basile oltre ad essere stata una fedele alleata di Guercio già nella prima consiliatura assicura la presenza di genere nella giunta, mentre Alfano è stato rinominano assessore nonostante le poche preferenze ottenute alle ultime elezioni comunali. Inutile dire che in paese la vicenda viene variamente commentata: c’è chi non senza un pizzico di ironia ipotizza, in caso di rimpasto, una gara del tiro alla fune tra la vice sindaca super votata e un assessore poco votato.

Un altro interrogativo riguarda l’atteggiamento dei cinque consiglieri che hanno costituito il nuovo gruppo: accetteranno l’invito a discutere singolarmente con la Presidente Ceglia oppure si presenteranno all’incontro tutti insieme se non altro per dimostrare di essere uniti?

Ad ingarbugliare ulteriormente la matassa ci ha pensato il sindaco Giancarlo Guercio che con un lungo post sulla pagina Facebook ha accusato i cinque dissidenti di miopia, memoria corta e di avere sbagliato sia i modi che i tempi dell’iniziativa.

GIANCARLO GUERCIO
sindaco di Buonabitacolo

Da un po’ di notti” ha scritto il sindaco Guercio dormo poco. In parte, per la genialata di qualche Consigliere di fare il gruppo indipendente: è una questione delicata che deve essere trattata con attenzione; in parte perché tra 15 giorni vivremo un evento straordinario come l’inaugurazione della nuova scuola, evento che va accuratamente organizzato. Ora, solo una persona “miope” poteva pensare di usare questo evento per far valere qualche ‘desiderata’, se non pretesa! “.

“Ma dopo tutti gli sforzi e i sacrifici fatti da 7 anni a questa parte” continua il sindaco Guerciocome si può pensare di rovinare la festa ai buonabitacolesi? Ma stiamo bene? E tutto questo per ottenere un ruolo in giunta o in qualche Ente comprensoriale? Ci saremmo arrivati comunque. La cosa del resto era stata anticipata già dopo le elezioni: a seguito della inaugurazione della scuola rivedremo gli assetti. Ho piena consapevolezza del valore del compromesso e della sintesi. La politica, insieme con il dialogo e la partecipazione, questo deve fare, ma tenendo alti i principi, sennò è riffa! E i ricatti no. Quelli, confesso un mio limite, non li so accettare: sono un uomo libero. Teatro? No, signori belli. Quello lo so fare, e forse anche bene…Quindi, capiamoci: dopo il 6 settembre potete fare quello che volete, “ne putiti puro scapezza’“, ma per quella data tutti assieme organizzeremo la festa di Buonabitacolo , e di quelle che devono rimanere nella storia, nella memoria collettiva, perché riguarda gli interessi dei Nostri figli!”.

Dalle critiche all’invito: “Anzi, proponetevi per dare una mano: addobbi, rustici, dolci per i buffet, ultime cose da sistemare… Verranno personalità a condividere con noi questo importante risultato, ci saranno persone da fuori, tanti concittadini, i nostri ragazzi…”.

Considerati i toni utilizzati dal sindaco la domanda che molti cittadini si pongono è questa: aiuterà a risolvere una situazione che sembra essersi ingarbugliata ulteriormente? A meno che anche in questo caso bisogna rivalutare la frase «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi», scritta da Tomasi di Lampedusa nel romanzo “Il Gattopardo”?

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