Di Giuseppe Geppino D’Amico (Foto di copertina tratta da MadonieLive.com)
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Dopo la scorpacciata di dati tipica del dopo elezioni è quanto mai opportuna quale riflessione sui risultati dei comuni del nostro territorio nei quali si è votato: Sala Consilina, Auletta, Caggiano, Casalbuono, Salvitelle, San Pietro al Tanagro, San Rufo. Ma una riflessione va fatta anche sui dati dei votanti per le elezioni europee, caratterizzate da un astensionismo senza precedenti, di poco superiore al 50 per cento, classificandosi in una ipotetica graduatoria al primo posto se si considera che il partito che ha ottenuto il maggior numero di voti, Fratelli d’Italia, ha ottenuto circa il 29 per cento. Che il partito dell’astensionismo sarebbe stato il primo partito in Italia era stato previsto ma pochi potevano pensare che avrebbe superato il 50 per cento confermandosi come primo partito. Che cosa sta succedendo nel nostro Paese?
Fino al 1994 l’Italia era il paese europeo con la più alta percentuali di votanti che sfiorava il 90 per cento; oggi l’Italia è divenuta il fanalino di coda con il 50% degli aventi diritto al voto che si sono recati alle urne. Un italiano su due ha disertato le urne. Cosa significa? Significa che la metà degli italiani non si riconosce più in questa politica la cui nascita risale agli anni ’90 quando furono smantellati quasi tutti i partiti storici che avevano costruito la Democrazia e scritto la Costituzione. Che cosa è successo dopo? A giudizio di numerosi osservatori oggi abbiamo politici senza memoria e partiti senza storia. Quanto vale il voto di oggi? Vale meno o più di quello di ieri? Certamente vale, anche perché i motivi per andare a votare non mancano; un motivo su tutti: disertare le urne significa accettare un verdetto costruito da altri. L’auspicio è che la lezione serva per il futuro.
Nel Vallo di Diano se si escludono i comuni in cui si è votato anche per le comunali dove la percentuale ha superato il 50 per cento, in alcuni casi per le europee si sono registrate percentuali irrisorie: Padula 23,78 per cento; Buonabitacolo 30,01 per cento; Atena Lucana 31,06 per cento; Teggiano 31,28 per cento; Sassano 32,14 per cento; Polla 36,25 per cento. Alcune stranezze si sono registrate anche nei comuni dove si è votato per le comunali; in qualche caso la percentuale dei votanti per le comunali è stata addirittura inferiore a quella registrata alle europee. Ad Auletta la percentuale dei votanti per le europee è stata del 68,96 per cento; percentuale che alle comunali è scesa al 59,89 per cento. Stessa situazione a Sala Consilina dove dal 67,26 per cento delle europee si è scesi al 58,07 delle comunali. Disaffezione per il voto o poca considerazione per i candidati? Difficile dirlo.
Per quanto riguarda i comuni del nostro territorio si può tranquillamente affermare che non ci sono state sorprese tranne che in un caso. Rielezione senza problemi per i candidati unici Modesto Lamattina a Caggiano; Attilio Romano a Casalbuono; Maria Antonietta Scelza a Salvitelle; Enrico Zambrotti a San Pietro al Tanagro. A San Rufo (due liste) si è riconfermato Michele Marmo. La sorpresa viene da Auletta dove le liste erano tre. Il sindaco uscente, Pietro Pessolano, che pure sembrava favorito dalla presenza di altre due liste, non è riuscito a confermarsi per la quarta volta. Ha ottenuto 663 voti che non sono stati sufficienti per avere la meglio sulla lista guidata da Antonio Caggiano, eletto per la prima volta sindaco con 702 voti. Al terzo posto la lista di Carmine Cocozza con 243 voti.
Un discorso a parte va fatto per Sala Consilina dove le liste erano due. Netto il successo, oltre le aspettative, della lista guidata da Domenico Cartolano sull’altro candidato sindaco Michele Galiano. Cartolano ha ottenuto 5.201 voti pari al 76,54 per cento; Michele Galiano si è fermato a 1301 voti pari al 19,15 per cento. Non è mancata un pizzico di delusione perché alle europee Fratelli d’Italia, partito di riferimento di Galiano, ha ottenuto 1900 voti. Merita di essere evidenziato il bel gesto di Galiano che, prima della chiusura degli scrutini, resosi conto del risultato ha telefonato al rivale per congratularsi. Un bel gesto davvero. Da parte sua, nel corso della prima intervista da sindaco rilasciata a 105 TV Cartolano ha affermato che entreranno in giunta i primi cinque eletti mentre il sesto sarà presidente del Consiglio. Inoltre, ha annunciato che terrà per sé, almeno nei primi tempi, la delega alla Comunità Montana dove, come è noto, bisognerà eleggere il nuovo presidente in sostituzione dell’uscente Francesco Cavallone che non ha riproposto la sua candidatura al consiglio comunale di Sala Consilina e quindi è decaduto dall’incarico. A meno di ripensamenti la nuova giunta dovrebbe essere composta da Bartolo Lettieri (il più votato con 1061 preferenze); Teresa Paladino (883); Josemary Biscotti (689); Domenica Ferrari (585); Antonio Santarsiere (585). La presidenza del Consiglio dovrebbe essere appannaggio di Amedeo De Maio (562) che torna in consiglio comunale dopo diversi anni. Completano la maggioranza i consiglieri Alessandro Carrazza, Luca Andresano, Rosa Mega, Nicola Rosciano e Antonietta Cirone.
Ci piace concludere con i risultati elettorali del comune più piccolo della Campania, Valle dell’Angelo, nell’alto Cilento: i votanti sono stati 228 pari al 58 per cento degli aventi diritto; tre le liste in competizione per complessivi 26 candidati. Il sindaco uscente, Salvatore Iannuzzi, è stato rieletto con 167 voti pari al 74,22 per cento dei votanti. Dei due antagonisti Jacopo Altimira ha ottenuto 57 voti mentre la terza aspirante, Claudia Desideri, ha ottenuto solo un voto. Il suo? Chissà chi lo sa!
Sono un incallito astensionista da 30 anni.Punto al70%.