“Chi non paga non irriga”. Questo è il principio alla base dell’iniziativa tesa a contrastare il problema delle morosità irrigue, intrapresa dall’amministrazione del Consorzio di Bonifica Vallo di Diano e Tanagro e condivisa all’unanimità dal Consiglio dei Delegati dell’Ente nell’ultima seduta di venerdì scorso.

“Abbiamo dovuto prendere di petto questo problema a malincuore” dichiara il presidente Beniamino Curcio “siamo ben consapevoli dell’importanza che riveste la nostra agricoltura nel contesto locale e che vive un momento di grande sofferenza ed incertezza. Ma, nonostante in passato si sia venuti incontro ai consorziati anche con rateizzazione, purtroppo i risultati non sono stati soddisfacenti”.

Il Consiglio Consortile ha dunque adottato la decisione “sofferta, ma necessaria” che rappresenta “un atto di responsabilità e giustizia nei confronti dei tantissimi agricoltori che non solo usano con accortezza l’acqua irrigua, ma la pagano regolarmente”.

Da par suo l’Ente con sede a Sala Consilina rivendica l’adozione di progettualità e soluzioni innovative che si ripercuoteranno positivamente anche sul risparmio idrico ed in definitiva economico dei consorziati. “Stiamo profondendo uno sforzo enorme per fare arrivare sul territorio finanziamenti importanti che serviranno per estendere l’irrigazione in aree sprovviste, per migliorare e potenziare gli impianti esistenti e per adeguare il servizio irriguo alle nuove esigenze che vengono proprio dall’agricoltura, che necessita non solo di più acqua in relazione alle ricorrenti siccità ma anche di stagioni irrigue che partano prima e si chiudano più tardi rispetto al passato”.