di Giuseppe D’Amico
Che la XXVIII edizione della Mostra d’Arte Presepiale organizzata a Padula dall’Associazione Italiana Amici del Presepio – Sezione P. Gallo- avrebbe avuto grande successo era nell’aria ma la realtà ha superato le aspettative.
Gli organizzatori hanno voluto ricordare nel miglior modo possibile tre importanti ricorrenze: 800 anni fa (il 25 dicembre del 1223) il Serafico Francesco dava vita a Greccio al primo presepio della storia; 70 anni fa nasceva l’Associazione Italiana “Amici del Presepio” e 30 anni fa a Padula un gruppo di appassionati, divenuti più numerosi di anno in anno, dava vita alla “Sezione P. Gallo”.
La XXIII edizione è stata presentata ieri sera nella Chiesa di San Michele Arcangelo alla presenza di un folto pubblico. A fare gli onori di casa il parroco don Giuseppe Radesca ed il prof. Germano Torresi (v. intervista) che hanno illustrato le novità di quest’anno: “Le scenografie ripropongono luoghi che ci appartengono; Siamo presenti a Giffoni e a Corleto Perticara. Ci siamo un po’ distaccati dalla tradizione tipicamente napoletana per puntare sul recupero delle nostre tradizioni come dimostrano presepi provenienti da altri paesi del Vallo di Diano. Nei nostri laboratori abbiamo restaurato pastori realizzati in passato da nostri artigiani”.
Tre i laboratori attivi: didattico, presepi e restauro. In passato sono stati restaurati l’Angelo, gli animali mentre quest’anno sono stati esposti due pastori attribuiti al padulese Andrea Cariello, che sono stati restaurati da Antonio Notarfrancesco.
Particolarmente soddisfatta la sindaca della città, Michele Cimino, per “una rassegna che va ben oltre Padula, uno degli appuntamenti più importanti del territorio”. Quindi, ha presentato il calendario delle manifestazioni che si terranno in città nel corso delle festività di fine 2023 e inizio del nuovo anno”.
Per Angelo Paladino, presidente dell’Osservatorio Europeo dell’Ambiente di Arco Latino, “la manifestazione padulese offre un contributo rilevante al mantenimento della nostra storia e delle nostre tradizioni solo per Padula ma per l’intero Vallo di Diano. Stasera guardiamo cose belle ed è importante riproporre questo modello culturale in un momento di crisi della società.
A conclusione del convegno l’intervento del Vescovo della Diocesi di Teggiano, Padre Antonio De Luca (v. intervista).
Dopo avere evidenziato il valore dell’opera d’arte che docenti e alunni del Liceo Artistico di Teggiano hanno donato a Cutro, “frutto dell’entusiasmo di chi l’ha realizzata” il prelato ha evidenziato l’importanza del presepio: “Qui parliamo delle nostre radici cristiane nelle tragiche ore che stiamo vivendo. Non dimentichiamo che negli ultimi venti anni in Italia abbiamo due milioni di giovani in meno. C’è un calo drammatico della qualità della vita; aumentano i problemi della scuola, chiudono gli uffici postali. Un discorso a parte va fatto per la situazione in cui versano gli ospedali dove vengono chiusi, accorpati o ridimensionati importanti reparti. I sindaci non parlano. In settimana andrò a Salerno a parlare con il direttore generale dell’ASL. È un incubo che spinge i nostri giovani a trasferirsi al Nord con gravi conseguenze per i nostri territori che rischiano di perdere la propria identità. Tornerò sull’argomento il 18 dicembre prossimo quando incontrerò sindaci e associazioni per gli auguri”. L’ultimo pensiero il Vescovo lo ha dedicato al presepio: “Nel presepio non c’è infantilismo; c’è il divino che si fa umano. Se ci tolgono l’iniziazione dell’umano diventiamo omertosi”.
A conclusione dell’incontro la presentazione dei due pastori restaurati e la visita alla mostra che è allestita nelle tre chiese del centro storico: San Michele Arcangelo (XVII sec.), Sant’Agostino (XV sec.) e San Nicola in Donnis (IX sec.).
La mostra è permanente e può essere visitata anche su richiesta contattando i seguenti numeri: 340 2504475 – 333 2231689 – 349 5204972 – 340 3599768 oppure attraverso il sito www.presepipadula.it
