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Alta Velocità, sarà a Padula a dicembre il Dibattito Pubblico sul tratto Romagnano-Praia a Mare

Rendering della Stato Alta Velocità di Buonabitacolo

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Sarà la Certosa di Padula ad ospitare dal 13 dicembre, e per quattro giorni, il Dibattito Pubblico indetto dal Coordinatore del Dibattito Pubblico per presentare agli amministratori e alle associazioni del territorio il progetto dell’Alta Velocità per il tratto Romagnano-Praia a Mare che, a meno di cambiamenti di programma, dovrebbe interessare il Vallo di Diano con la realizzazione di una stazione nel territorio di Padula. La decisione di tenere l’incontro pubblico a Padula induce a pensare che il lotto dell’Alta Velocità ferroviaria da Romagnano alla stazione di Padula è salvo, anche perché le richieste di integrazione del Consiglio Superiore dei Lavoro Pubblici inviate a Reti Ferroviarie Italiane riguardavano il tratto successivo, dalla stazione cosiddetta intermedia del Vallo di Diano a Praia a Mare. Ma anche per quest’ultimo percorso non ci sarebbero particolari problemi. Sempre per quanto riguarda il Vallo di Diano va ricordato che RFI ha chiesto al comune di Padula alcune autorizzazioni, già concesse, per spostare la stazione di poche centinaia di metri per allontanarla dal viadotto del metano. Questo, al momento, lo stato dell’arte per il progetto dell’Alta velocità che da Salerno dovrà arrivare a Reggio Calabria, attraversando il Vallo di Diano. 

Vallopiù.it ha seguito e continuerà a seguire, anche con la pagina Facebook, le varie fasi che hanno caratterizzato il rilancio del piano di infrastrutturazione su rotaia del Mezzogiorno lungo l’asse che segue l’Autostrada e continuerà a farlo con frequenza e puntualità, nella convinzione che l’opera rappresenti non solo una necessità per il trasporto nel Sud, ma anche un volano per l’economia meridionale e un fattore di riscatto di un territorio, qual è il Vallo di Diano, abbandonato da decenni in termini di investimenti e di condizioni di sviluppo.

Per dovere di cronaca ricordiamo che il dibattito pubblico relativo alla tratta Romagnano al Monte-Praia a Mare disposto da Reti Ferroviarie Italiane previsto da tempo, era stato rinviato a seguito della richiesta di chiarimenti da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. In base a quanto appurato in ambienti molto vicini a Reti Ferroviarie Italiane sembrerebbe (il condizionale viene usato per prudenza) che le richieste di integrazione del Consiglio di Stato a Reti Ferroviarie Italiane riguardavano il tratto successivo, dalla stazione intermedia del Vallo di Diano a Praia a Mare. Anche per quest’ultimo percorso non ci sarebbero particolari problemi in quanto i tecnici di Rfi hanno già messo a punto i chiarimenti richiesti. 

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Il progetto di RFI prevede la realizzazione di una nuova linea ferrovia con caratteristiche di Alta Velocità, sulla direttrice ferroviaria Salerno-Reggio Calabria che costituisce un itinerario strategico passeggeri e merci per laconnessione tra il nord e il sud del Paese. Gli interventi garantiranno una maggiore accessibilità al sistema ferroviario e la possibilità di sviluppare nuovi traffici viaggiatori lungo l’asse nord-sud della penisola, a beneficio anche deicollegamenti da e per la Sicilia. 

L’intero itinerario da Salerno a Reggio Calabria è stato suddiviso in lotti funzionali. Considerando la consistenza e il costo dell’intera opera, lo studio effettuato ha individuato alcuni scenari temporali intermedi, definendo tra i vari lotti quelli prioritari che consentono i maggiori benefici sull’itinerario. Per il completamento dell’opera è stata nominata Commissaria Straordinaria di Governo Vera Fiorani.

Per RFI questi i vantaggi previsti:

  • Al completamento di tutta l’opera, il tempo di percorrenza Roma-Reggio Calabria sarà riducibile sino a di 4 ore in relazione al modello di esercizio. Oltre il 2026.
  • La nuova infrastruttura consentirà pertanto di sviluppare nuovi traffici viaggiatori lungo l’asse nord-sud della penisola, a beneficio anche dei collegamenti da e per la Sicilia.
  • L’infrastruttura consentirà l’incremento del traffico merci in adduzione al porto di Gioia Tauro.
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Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
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