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Con-Tatto – Da Palazzo Sant’Agostino arriva il “De Profundis” per la Polizia Provinciale: il Consiglio la scioglie tra le proteste

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Il vecchio adagio “Ordine più contrordine = disordine” è sempre più attuale. Il riferimento sorge spontaneo a seguito della decisione del Consiglio Provinciale di Salerno di sciogliere il Corpo di Polizia Provinciale, ritenuto “non necessario per l’esercizio dei fini e dei compiti” della Provincia.  Tra le funzioni primarie della Polizia Provinciale vi sono la tutela dell’ambiente, la vigilanza sull’esercizio dell’attività ittico-venatoria, il controllo della navigazione nelle acque interne, nonché lo svolgimento di funzioni di polizia stradale senza dimenticare la collaborazione con l’intera rete di protezione civile e con i volontari. Le proteste non mancano.

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La decisione di sciogliere il Corpo di Polizia Provinciale ha colto un po’ tutti di sorpresa ma la notizia si è diffusa rapidamente. Con Deliberazione n. 5 del 24 maggio 2023 il Consiglio Provinciale ha disposto lo scioglimento del Corpo definito, nello stesso provvedimento “non necessario per l’esercizio dei fini e dei compiti” della Provincia.

Le prime proteste contro la decisione del Consiglio Provinciale sono venute dalle associazioni WWF Campania e Lipu Campania che accusano la Provincia di rinunciare ad una importante funzione di vigilanza sul territorio della provincia di Salerno, una delle più vaste d’Italia. WWF e Lipu hanno diffuso un duro comunicato per esprimere forti critiche e preoccupazioni per la decisione assunta, ritenuta frettolosa e dannosa rispetto al lavoro svolto dalla Polizia Provinciale.

“Si tratta di un provvedimento incomprensibile – affermano le associazioni – perché da un giorno all’altro priva di un fondamentale presidio di legalità il vasto territorio della Provincia di Salerno, in cui insistono numerose aree protette e che, purtroppo, convive con varie problematiche ambientali, da ultima la minaccia della Peste Suina Africana. La delibera appare ancor più insensata se si pensa che la Provincia di Salerno, sino allo scorso anno, ha fatto notevoli investimenti per acquistare mezzi e attrezzature per questo Corpo. Un provvedimento grave anche rispetto alle ripercussioni che dovrà subire il personale fino ad oggi impiegato, composto da 14 unità e recentemente implementato con l’ingresso di due ulteriori agenti assunti solo due mesi fa che, senza alcun preavviso, perderanno la qualifica di operatore di polizia e saranno costretti al ricollocamento in altri enti pubblici”.

Fin qui WWF e Lipu. C’è attesa anche per la reazione ufficiale di Lega Ambiente Campania i cui vertici, Mariateresa Imparato e Michele Buonomo, presenti giovedì scorso a Sant’Arsenio per la manifestazione “Voler bene all’Italia”, hanno espresso preoccupazione e perplessità ritenendo che la Polizia Provinciale avrebbe potuto dare un grande contributo al controllo del territorio magari rivedendone   i compiti, togliendo il controllo di patenti e libretti di circolazione per consentire una migliore e più attenta funzione di vigilanza ambientale, anche in virtù della particolare specializzazione finora maturata.

Probabilmente, la soppressione del Corpo è anche conseguenza dell’entrata in vigore della legge 7 aprile 2014, n. 56, la cosiddetta “Legge Delrio”, che ha ridimensionato di molto le prerogative delle Province, ma anche della notevole diminuzione del personale. Attualmente in provincia di Salerno risultano in servizio solo 14 agenti, prima della Legge Delrio erano 54. Eppure, secondo le Organizzazioni Sindacali, un numero così esiguo è stato in grado di prestare un prezioso servizio di ordine e sicurezza pubblica in totale sinergia con le Autorità Statali e Locali, anche ai fini del contenimento della pandemia.

La funzione delle Polizie Provinciali è risultata essenziale nella prevenzione e repressione dei crimini contro la fauna selvatica. La stessa Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nel giugno 2021 ha approvato un ordine del giorno “sulle questioni relative all’attività venatoria ed ittica per una concreta ed efficace attuazione delle azioni del Piano d’azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici” in cui lamentava la “perdita del patrimonio di conoscenze, competenze e professionalità fortemente e costruttivamente radicate nei rispettivi territori”, determinata dal “sostanziale e indistinto svuotamento” in termini quantitativi e qualitativi delle Polizie Provinciali, impegnando il Governo ad assumere provvedimenti necessari ad invertire questa deriva. Ora il WWF, la Lipu e i Sindacati chiedono al Consiglio Provinciale di Salerno di rivedere la decisione assunta e adottare tutte le iniziative possibili per ripristinare, rafforzandolo, il corpo di Polizia Provinciale, al fine di garantire una efficace azione di vigilanza sul territorio a difesa dell’ambiente, della salute e della sicurezza dei cittadini.

Il corpo di Polizia Provinciale era stato istituito con delibera del Consiglio provinciale il 15 aprile del 1997 e sottoposto alla diretta responsabilità del presidente. Ventisei anni dopo, proprio il principale inquilino di Palazzo Sant’Agostino neha deciso lo scioglimento dando un colpo di spugna a un settore che, negli anni, ha perso sempre più competenze.

Non avendo competenze in materia è preferibile evitare giudizi sulla decisione assunta a maggioranza dal Consiglio Provinciale (al momento del voto la minoranza ha abbondonato l’aula per protesta). Ma una domanda nasce spontanea: è mai possibile che la classe politica e amministrativa del nostro Paese non riesca ad assumere decisioni lungimiranti, valide per un lungo periodo? Come era solito affermare Antonio Lubrano: “La risposta è: non lo so”.

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