Di Giuseppe Geppino D’Amico
La settimana scorsa avevamo dato notizia di un provvedimento in itinere che potrebbe concludersi con la riapertura del Tribunale di Bassano del Grappa e di altre tre piccole sedi: Alba, in Piemonte, Lucera in Puglia e Rossano Calabro. La notizia era stata anticipata dal quotidiano Il Fatto, che aveva anche osservato come le sedi indicate insistano in territori che sono serbatoi di voti di due sottosegretari, di un viceministro e di un influente senatore di Fratelli d’Italia: Andrea Ostellari (Bassano del Grappa), Andrea Delmastro (Alba), Francesco Paolo Sisto (Lucera) ed Ernesto Rapani (Rossano Calabro). Nessun provvedimento all’orizzonte per il Tribunale di Sala Consilina. Oggi, però, c’è una novità.
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La notizia dell’ultima ora (la riportiamo per dovere di cronaca) è la seguente: Venerdì 4 luglio, una delegazione guidata dal sindaco di Sala Consilina, Domenico Cartolano, e formata da alcuni consiglieri di maggioranza e minoranza, unitamente a una delegazione di avvocati, del Comitato Pro Tribunale e dei Giuristi Cattolici, incontrerà il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, che – come anticipato – è interessato alla riapertura del tribunale di Alba. A chiedere l’incontro con il sottosegretario sono stati i consiglieri comunali Alessandro Carrazza di Forza Italia e Michele Galiano di Fratelli d’Italia. È difficile ipotizzare quale possa essere l’esito dell’incontro, per cui ne daremo notizia successivamente.
Ricordiamo soltanto che già due anni fa la Regione Campania ha fatto la sua parte, approvando all’unanimità la legge proposta dal consigliere Corrado Matera per farsi carico delle spese di manutenzione.
Sempre per dovere di cronaca, ricordiamo che la senatrice dei 5 Stelle, Felicia Gaudiano, ha depositato a Palazzo Madama un disegno di legge che, se approvato dal Parlamento, delegherebbe il Governo a rivedere gli assetti territoriali degli uffici giudiziari “tenendo conto delle caratteristiche sociodemografiche e infrastrutturali, del tasso di criminalità, della densità di imprese e, soprattutto, del diritto di ogni cittadino a una giustizia vicina, equa e realmente accessibile. È tempo di rimettere al centro le comunità, non i soli numeri”. La Gaudiano cita espressamente il caso del Tribunale di Sala Consilina che “da quando è stato accorpato a quello di Lagonegro in Basilicata ha lasciato scoperto un intero territorio del presidio giudiziario, risultando essere l’unico caso di un Tribunale accorpato a quello di un’altra Regione”.
Regionali in Campania: il centrodestra cerca l’unità, il centrosinistra attende il fatidico incontro De Luca-Schlein
Cambiamo argomento per occuparci della vicenda politica che da tempo tiene banco in Campania. Affossato definitivamente il terzo mandato per i presidenti di regione, i partiti sono al lavoro per la scelta dei candidati. Per quanto riguarda la nostra regione, qualche novità si registra in entrambi i fronti.
Nel Centrodestra sembra rafforzarsi la posizione del Viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, sul cui nome il partito della Meloni fa quadrato, ritenendolo il candidato giusto per riconquistare la regione dopo il decennio deluchiano. Cirielli però non scalda i cuori di Forza Italia e, forse, neanche quelli di Noi Moderati, che propongono l’alternativa rappresentata dall’ex ministra Mara Carfagna.
Forza Italia, invece, sempre per il tramite dell’europarlamentare Fulvio Martusciello, continua a chiedere un candidato non politico, bensì un rappresentante della cosiddetta società civile. Da tempo circola il nome dell’ex leader nazionale di Confindustria, Antonio D’Amato, che – almeno finora – aveva cortesemente declinato l’invito. La settimana scorsa, invece, rispondendo alla precisa domanda di un giornalista nel corso di un dibattito sul tema “Dialoghi di Napoli 2050”, ha dichiarato: “Io candidato alle Regionali? Certamente non lo dico ora”. Ed ha poi aggiunto: “Candidarsi è il più alto servizio che si possa svolgere per il Paese”, precisando che “chi fa impresa non può fare politica finché continua a fare impresa. Sono le due grandi condizioni che mi hanno sempre accompagnato”. La dichiarazione è stata variamente commentata e la maggior parte la ritiene una non chiusura rispetto al passato. Evidentemente, D’Amato aspetta di verificare la reazione di tutto il Centrodestra, ma anche di conoscere il nome del competitor del Centrosinistra.
Centrosinistra che, almeno ufficialmente, continua a parlare di “Metodo Napoli” e insiste sul nome dell’ex presidente della Camera Roberto Fico, sul quale continua il “niet” del Governatore uscente, Vincenzo De Luca, che – stranamente – da circa 15 giorni, dopo avere definito “pinguini” i vertici nazionali del PD, non rilascia dichiarazioni sull’argomento. A coloro i quali gli chiedono un commento, risponde laconico con frasi del tipo: “Pensate alla salute; godetevi la bella giornata”. Ora che l’ipotesi del terzo mandato è definitivamente tramontata, per saperne di più bisognerà attendere il tanto auspicato incontro tra lo stesso De Luca e la Schlein. Resta da stabilire chi farà il primo passo.