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Santino Barone: sabato 14 dicembre il sentito Tributo alla Memoria della “sua” Casalbuono con l’amico Clemente Mastella

Clemente Mastella

Di Antonio Sica

Sabato 14 dicembre la comunità di Casalbuono celebrerà un momento di profonda rilevanza simbolica e storica, con l’intitolazione della Sala Maggiore del Castello Baronale a Santino Barone, figura di spicco della politica locale e sindaco del comune dal 1995 al 2004. L’evento, che si svolgerà alle 18:30 presso il Castello Baronale, vedrà la partecipazione di illustri personalità politiche, tra cui Clemente Mastella, attuale sindaco di Benevento e amico personale di Santino Barone.

La Rilevanza dell’Evento

Attilio Romano

Sarà un momento fortemente sentito da tutta la comunità casalbuonese. Il Sindaco Attilio Romano ringrazia l’intero Consiglio Comunale, sottolineando l’unanimità con la quale l’intitolazione è stata votata: “Non è solo un gesto commemorativo -spiega il primo cittadino- ma rappresenta un tributo al ruolo determinante che Santino Barone ha avuto nella trasformazione del Castello Baronale. Vent’anni fa il castello era un rudere, un ammasso di pietre, e proprio grazie all’intuito di Santino e al finanziamento che riuscì ad ottenere nel 2003, è stato avviato un percorso di ricostruzione che ha trasformato quel rudere in una struttura di grande valore culturale e simbolico”. Il Castello Baronale, risalente all’XI-XII secolo, ha attraversato secoli di storia, diventando una residenza per famiglie nobiliari come i Sanseverino nel XV secolo. La sua ricostruzione iniziò nel 2004, con Attilio Romano sindaco e con Barone ancora attivamente coinvolto nell’amministrazione. L’opera è poi proseguita negli anni, con nuovi finanziamenti, rendendo il castello non solo un patrimonio comunale ma anche un luogo centrale per la comunità. Oggi la Sala Maggiore rappresenta un punto di riferimento culturale per Casalbuono, e un esempio di come la memoria storica possa essere preservata attraverso l’impegno amministrativo.

La Figura di Santino Barone

Quella di Santino Barone è stata una figura carismatica e poliedrica, capace di lasciare un’impronta indelebile non solo a Casalbuono, ma anche a livello istituzionale. Figura di spicco nella politica locale, ha militato inizialmente nella Democrazia Cristiana e successivamente nell’UDEUR, seguendo l’amico Clemente Mastella. Durante i suoi mandati, ha saputo coniugare una visione amministrativa lungimirante con una capacità unica di creare sinergie, sia all’interno della Comunità Montana che del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. La sua vicinanza politica e personale a Clemente Mastella ha ulteriormente rafforzato la sua posizione e il suo operato. “Santino era una calamita, una personalità notevole che ha dato molto alla nostra comunità -conferma il sindaco Attilio Romano- e per la sua dedizione e passione per la politica oggi lo ricordiamo con gratitudine e rispetto”. L’intitolazione della Sala Maggiore a Santino Barone non è solo un omaggio alla sua memoria, ma anche un invito a riflettere sull’importanza della politica come servizio alla comunità. Come ribadisce il sindaco Attilio Romano: “La memoria è importante. Ricordare le persone che hanno dedicato il loro tempo e si sono appassionate alla politica è un gesto di rispetto e gratitudine. Sabato 14 dicembre Casalbuono celebrerà non solo un ex sindaco, ma un uomo che ha dedicato la sua vita al bene comune, lasciando un segno indelebile nella storia della comunità”.

L’evento di sabato 14 dicembre prevede un programma ricco e significativo. Sarà moderato da Angelo Raffaele Marmo, condirettore del Quotidiano Nazionale, e vedrà interventi -tra gli altri- del sindaco Attilio Romano, del presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Vittorio Esposito e dei consiglieri regionali Corrado Matera e Tommaso Pellegrino. La presenza di Clemente Mastella, che concluderà la cerimonia, testimonierà ulteriormente il valore dell’eredità di Barone.

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1 comment

  1. Peccato che non posso esserci. Ho un gran bel ricordo di Santino e della comune esperienza con il primo programma Leader realizzato in Italia nei primi anni 90. Attilio era un giovane che collaborò attivamente all’impostazione e all’esecuzione del programma. Facemmo un buon lavoro; peccato che qualcuno dei partecipanti, penso all’allora sindaco di Sanza, che pensò ben di boicottarlo dall’interno.

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