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Lino Jannuzzi, il Vallo di Diano e Scario: un lontano amore

di Giuseppe D’Amico

Si è spento all’età di 96 anni Lino Jannuzzi, giornalista e Senatore della Repubblica. Era nato a Grottolella (Avellino) nel 1928. Ha lavorato per il settimanale “Tempo Illustrato”, ha poi diretto “Radio Radicale”, “Il Giornale di Napoli”, l’Agenzia di Stampa “Il Velino”. Negli ultimi anni ha collaborato con “Panorama” e “Il Giornale”. Ha scritto diversi libri, tra i quali “Così parlò Buscetta”, “Il processo del secolo”, “Come e perché è stato assolto Andreotti”, “Lettere di un condannato”, “Storie esemplari di ingiustizia italiana” e “Lo Sbirro e lo Stato”. Ha scritto, inoltre, le sceneggiature di film importanti come “Lucky Luciano” e “Cadaveri eccellenti”.

Come giornalista fu protagonista di importanti scoop, come l’inchiesta sul Sifar (Servizio informazioni forza armate), pubblicata con Eugenio Scalfari nel 1967 sull’Espresso. L’inchiesta fece molto scalpore perché denunciava un progetto di colpo di Stato ribattezzato “Piano Solo”. La querela del generale De Lorenzo costò ai due giornalisti una condanna in primo grado, ma entrambi evitarono il carcere grazie all’immunità parlamentare loro offerta dal Partito Socialista Italiano che nel 1968 candidò i due giornalisti al Parlamento (Scalfari a Milano e Lino Jannuzzi nel collegio senatoriale Vallo della Lucania-Agropoli-Sala Consilina).

Lino Jannuzzi

Esaurita l’esperienza parlamentare tornò l giornalismo. Alla fine degli anni ’90, fu inquisito per alcuni articoli, pubblicati sul Giornale di Napoli, in cui aveva criticato la magistratura napoletana per il caso Tortora. Nel 2001 accettò la candidatura al Senato da parte di Forza Italia: in Parlamento si batté sia per evitare il carcere, sia perché fosse modificata la legge che prevede il carcere per i giornalisti riconosciuti colpevoli di diffamazione. Nel 2002 fu condannato in via definitiva a due anni, cinque mesi e dieci giorni di reclusione per diffamazione a mezzo stampa. Sospesa per due anni l’esecuzione della pena, fu poi costretto alla detenzione domiciliare. Nel 2005 il Presidente Carlo AzeglioCiampi, firmò la grazia a favore del giornalista che l’anno dopo fu eletto nuovamente al Senato.

Lino Jannuzzi amava il Cilento al punto da comprare casa a Scariodove amava trascorrere lunghi periodi di vacanza insieme agli amici del mondo della politica e della cultura. 

Eppure, proprio nel Cilento si verificò l’episodio più clamoroso della sua campagna elettorale del 1968 che non è esagerato definire pirotecnica, nel senso che sconvolse tutti i canoni tradizionali a cominciare dallo slogan (“È tornato Pisacane”). In quella occasione Lino Jannuzzi venne spesso anche nel Vallo di Diano, accompagnato dal Senatore Enrico Quaranta (allora Deputato uscente e rieletto). Per farsi conoscere Jannuzzi pubblicò due libri che venivano distribuiti durante i comizi: “Le mie battaglie” in cui c’erano tutti i vari scoop della sua attività giornalistica ma, soprattutto, “Il mio processo” dedicato alla vicenda Sifar. 

Nella sua pagina Facebook Gigi Casciello, anch’egli giornalista e parlamentare, lo ha ricordato così: 

“Sono stato fortunato ad averlo come direttore a “il Giornale di Napoli” e poi come amico: che lezioni di giornalismo i suoi Malaspina…Ed è persino banale dire che con Lino se ne vanno anche gli anni più belli. I ricordi si rincorrono, una cena a Scario con Emiddio Novi, la generosità e l’amicizia che mi testimoniò nel ‘97 quando venne a Salerno per sostenermi nella battaglia a sindaco contro Enzo De Luca, i racconti di quando nel 2001 tornòin Parlamento dove alla fine degli anni Sessanta era già stato da senatore socialista eletto nel Cilento”.
A proposito della campagna elettorale del 1968: nel febbraio del 1992 Lino Jannuzzi pubblicò nella prima pagina de “il Giornale di Napoli” -Inserto settimanale Vallo di Diano)”, curato proprio da Gigi Casciello, un lungo articolo dal titolo “Come nacque “E’ tornato Pisacane” che di seguito riportiamo integralmente.

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1 comment

  1. Ottima la ricostruzione che Geppino D’Amico fa della vita politica e dell’impegno di Lino Iannuzzi.
    Tra le tante peculiarita’ di Iannuzzi io ricordo un bellissimo suo opuscolo elettorale corredato di splendide foto del Cilento e del Vallo di Diano, di immagini meravigliose di luoghi e Italiani del Sud, di un mondo contadino ancestrale e mitico.

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