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Il docufilm per ricordare Donna Summer, regina della disco music, atteso negli Alburni: il marito Bruce Sudano aveva origini di Corleto Monforte

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Si intitola “Love to love you, Donna Summer” e sarebbe dovuto uscire già nel 2022, in concomitanza con le celebrazioni legate al decennale della scomparsa di LaDonna Adrian Gaines (questo il suo vero nome), avvenuta il 13 maggio del 2012 all’età di 63 anni a causa di una neoplasia che, stando a quanto lei stessa dichiarò, sarebbe stata causata dalla troppa esposizione al fumo e alle polveri create dalle Torri Gemelle durante gli attentati dell’11 settembre 2001, in quanto la cantante aveva abitato in quella zona proprio in concomitanza con gli attacchi terroristici. Le esequie furono celebrate presso la Christ Presbyterian Church di Nashville il 23 maggio successivo in forma privata e senza l’ammissione di telecamere, e la salma è stata sepolta nell’Harpeth Hills Memory Gardens Cemetery di Nashville.

Oltre al marito Bruce Sudano e alle due figlie, Brooklyn Sudano (divenuta in seguito attrice) e Amanda Sudano (divenuta in seguito cantante),alle esequie parteciparono il fratello Ricky Gaines e la sorella Linda, oltre agli amici musicisti Giorgio Moroder, David Foster e Natalie Grant. Il 17 aprile 2013, dopo anni di nomination, il suo nome veniva inserito nella Rock and Roll Hall of Fame.

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La notizia della imminente uscita del docu-film in Italia, diffusa dal TG2 RAI, è stata accolta con molto interesse anche nel territorio degli Alburni, in particolare a Corleto Monforte in quanto il marito di Donna Summer, Bruce Sudano, aveva origini corletane.

Verso la fine degli anni ’90 Bruce e la moglie fecero una breve visita nel paese dal quale anni prima il nonno, Nicola Sudano era partito per cercare fortuna negli Stati Uniti. Un congiunto, Rooswelt Giuliano, ricorda con un sorriso che quando ebbe la notizia che Bruce e Donna si sarebbero recati a Corleto per visitare il paese dei nonni di Bruce avvisò la stampa ma nessuno gli credette. Anche dopo la scomparsa della moglie Bruce Sudano viene spesso a Milano dove continua la sua attività di musicista. Negli ultimi anni ha pubblicato tre album.

Bruce Sodano in una foto recente

Per quanto riguarda il docu-film c’è da dire che Polygram Enterainment, il braccio cinematografico e televisivo di Universal Music Group, ha messo al servizio della storia della “Queen of Disco” una squadra di fuoriclasse. Il documentario è diretto dal regista afroamericano Roger Ross Williams, vincitore di un Oscar nel 2010 con il cortometraggio “Music by Prudcence”, sulla cantante zimbabwese Prudence Mabhena. A supervisionare la selezione del materiale e il montaggio è stata la figlia di Donna Summer, Brooklyn Sudano che, in un incontro con la stampa ha dichiarato: “Era importante per me parlare non solo dell’eredità artistica di mia madre, ma anche della sua vita. Volevo sottolineare la complessità del suo talento, che va oltre la disco music”. Tra i produttori ci sono Julie Goldman, Carolyn Hepburn e Christopher Clements, nominati agli Oscar e agli Emmy Awards.

La notorietà di Donna Summer è dovuta principalmente a una serie di successi discografici, ottenuti soprattutto negli anni settanta, che le valsero il titolo di “Queen of Disco” (“regina della disco music”). Brani come I Feel Love e Hot Stuff, infatti, sono stati inseriti nella lista delle 500 canzoni più belle di tutti i tempi secondo Rolling Stone. Con oltre 150 milioni di dischi venduti è annoverata fra gli artisti di maggior successo nella storia della disco music.

Donna Summer rappresenta una rarità nel panorama della musica disco degli anni settanta: sebbene sia stata una delle artiste più note di quel genere, il suo repertorio includeva anche brani R&B, rock e gospel. Ha vinto premi tra i più prestigiosi, tra cui 6 American Music Awards e 5 Grammy Awards; è stata inoltre interprete di una canzone, Last Dance, il cui autore è stato premiato con un Golden Globe e un Premio Oscar; nel 1992 è stata premiata con una stella da parte della Hollywood Walk of Fame. Nel 2013, dopo la sua morte, è stata inserita nella Rock and Roll Hall of Fame.

Donna Summer è stata anche la prima cantante ad avere tre doppi album consecutivi al primo posto della Billboard 200 e quattro singoli al primo posto in un solo anno. Il compositore e produttore Giorgio Moroder ha descritto il lavoro svolto con lei come «l’inizio della musica elettronica». Nel corso della sua carriera non sono mancati suoi duetti con altri nomi importanti del firmamento musicale (celebre quello con Liza Minnelli) e in cover (tra cui Con te partirò di Andrea Bocelli). Nel 1994 aveva elogiato pubblicamente la cantante italiana Giorgia per la sua voce black. Alcini suoi grandi successi sono stati incisi da altri grossi nomi della musica come Sam Smith, Beyoncé, Madonna e Giorgia.

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