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A Roscigno la “Festa dell’Asparago selvatico” diventa occasione per parlare di turismo e di “radici” con la Banca Monte Pruno

Di Geppino Giuseppe D’Amico

La pioggia degli ultimi due giorni non ha fermato nell’antico borgo di Roscigno Vecchia la “Festa dell’asparago selvatico”, una manifestazione giunta alla XII Edizione. Non è stata soltanto una festa per celebrare il prezioso prodotto che in zona cresce in modo spontaneo ma, come da tradizione, è stata anche l’occasione di discutere di problemi del territorio.

Si è discusso, infatti, di “Turismo delle radici: Una storia da raccontare”. Nel corso del convegno, patrocinato dalla Banca Monte Pruno e moderato dal giornalista Vito Sansone, sono intervenuti il Sindaco di Roscigno, Pino Palmieri; l’Eurodeputata Isabella Adinolfi; il presidente della ProLoco “Roscigno Vecchia”; il Presidente dell’Associazione Asmef e Confinternational, Salvo Iavarone; il Consigliere Regionale della Campania Aurelio Tommasetti; il Presidente della Commissione Aree Interne della Regione Campania, Michele Cammarano. Le conclusioni sono state affidate a Michele Albanese, Direttore Generale della Banca Monte Pruno.

Michele Albanese

Dopo aver salutato gli intervenuti, nel suo intervento il D.G. Albanese ha evidenziato alcuni aspetti della situazione in cui versano i piccoli borghi delle aree interne: “Nei nostri piccoli borghi una grande opportunità di riscatto potrebbe venire dal «Turismo delle radici», un segmento su cui c’è molta attenzione anche da parte del ministero degli Affari esteri e Cooperazione internazionale”.

Il “Turismo delle radici” ruota intorno a un’offerta strutturata che coniuga, oltre alla proposta di beni e servizi del terzo settore, la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine degli italiani residenti all’estero e degli italo-discendenti, che come ricordato da Salvo Iavarone “sono stimati in circa 80 milioni di persone. I Comuni, come già sta facendo il Comune di Roscigno, coadiuvato dalla Pro Loco, potrebbero sviluppare progetti per la digitalizzazione di archivi, attingendo a risorse sulla innovazione della Pubblica amministrazione.  Si potrebbero organizzare, come quello oggi, eventi culturali che potrebbero essere di interesse per i viaggiatori delle radici”. Occorre, però, adottare una prospettiva di collaborazione tra territori evitando la frammentazione di offerta introducendo innovazioni nell’offerta sia in termini di capacità distributiva che di qualità dei servizi.

“La Banca Monte Pruno -ha sottolineato Michele Albanese– è molto legata al valore delle «radici» (proprio a Roscigno fu fondata 61 anni fa da 30 pionieri che credettero nel progetto), e continuerà a fare la sua parte come ha sempre fatto. Le nostre origini, la storia della nostra famiglia, le nostre origini sono come le radici di un albero: sono fondamentali, ci sostengono e danno nutrimento alla nostra identità. Per questo –ha concluso Albanese- è importante conoscerle e tramandarle, insieme all’orgoglio di possederle”.

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Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
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