L’edera e l’oblio
Dunque, il tempo ulteriore è come l’edera,
supera le stagioni sempreverde
e s’accresce, ricopre ogni rudere,
ogni umana illusione, edera cara
a Dioniso immortale che anche le ombre
invita al godimento. Dopo il volo
l’anima alata attinge il refrigerio
dell’oblio, come vino dal cratere
che illanguidisce il cuore e induce al sonno
stendendo un drappo morbido e gentile;
non ci interroga come il firmamento
di notte, con le scie lattiginose,
ragionando di mondi e di un altrove
ignoti a noi, che scacciamo il terrore
ricoverati al lume delle fiaccole.
(Tratta da: Giovanni Bracco, Urne, poesie (fotografie di Graziano Conversano – La vita felice – 2022)

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