Di Giuseppe Geppino D’Amico
Lo scorso 23 ottobre il Governo ha approvato il Disegno di legge per la formazione del Bilancio dello Stato 2025 e lo ha trasmesso al Parlamento che inizierà a discuterlo il 5 novembre prossimo. All’interno del testo sono contenute alcune norme (artt. 12, 13, 14, 66) che riguardano il gioco d’azzardo. All’articolo 66 è prevista un’operazione duale: sopprime il fondo vincolato per gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione del Disturbo del gioco d’azzardo; abroga la norma e dunque l’organismo “Osservatorio per il contrasto al gioco d’azzardo e alla dipendenza grave”, costituito a suo tempo per impulso dell’allora ministro della Sanità, Renato Balduzzi, e poi divenuto “organismo consultivo del ministro della Salute”. Dovrebbe essere sostituito (se il Parlamento confermerà l’articolo in questione) da un Osservatorio generale sulle patologie da dipendenze.
Sull’argomento abbiamo intervistato il Responsabile dell’Osservatorio Regionale della Campania per la lotta al gioco d’azzardo, Aniello Baselice, che ha espresso non poche preoccupazioni sul futuro degli Osservatori presenti su tutto il territorio nazionale: “Smantellando questa architettura istituzionale, dopo che essa è pervenuta a regime, si produce una crisi gravissima, dalla quale subiranno ben prevedibili danni anche gli strumenti concertativi adottati in sede di conferenza Stato Regioni. Abolendo l’osservatorio si obliterano dunque tutta la metodologia, e le conseguenti procedure codificate per le programmazioni regionali rivolte a rendere effettiva la disponibilità di Livelli Essenziali di Assistenza per trattare il Disturbo da Gioco d’Azzardo”.
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Per l’associazione scientifica Alea, che si occupa a livello nazionale dello studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio “si tratta di una operazione assai grave e dalle prevedibili, negative conseguenze. Esse si comprendono da una breve rassegna di quanto di positivo è stato segnato dal Servizio Sanitario Nazionale dall’emanazione della legge di conversione, nel settembre 2012, del Decreto Balduzzi e dalla pubblicazione, nel marzo 2017, del DPCM di aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza. A distanza di dodici anni – esaminando tutto lo sviluppo delle politiche sanitarie cui ha dato impulso – si conferma inoppugnabilmente l’importanza dell’emanazione del decreto-legge “Balduzzi” e della definitiva istituzionalizzazione con i nuovi LEA. Va ricordato che la novità istituzionale è consistita non solo, sotto il profilo sanitario, nell’aver incluso nei LEA le attività di cura e prevenzione e riabilitazione rivolte alle persone affette da Disturbo da Gioco d’Azzardo, ma anche e soprattutto per aver previsto il Piano d’azione nazionale e per aver dato conto di alcuni aspetti legati all’ordine pubblico, alla sicurezza e al governo del territorio”. Grazie a quella innovazione istituzionale anche le Regioni sono in seguito intervenute esercitando la loro potestà legislativa, generando provvedimenti che hanno dato ulteriore spinta in direzione della prevenzione e del contrasto alla dipendenza correlata. L’Associazione scientifica Alea invita quindi tutto il vasto e qualificato ambiente di operatori, di professionisti, di società scientifiche, dell’associazionismo non profit, delle accademie a far pervenire al Legislativo e all’Esecutivo la voce competente, seria, impegnata e soprattutto rivolta a indurre le Istituzioni a decisioni, queste sì, responsabili: nell’interesse pubblico, della Salute e della integrità della persona.