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Lo spot delle polemiche: la Campania è “Divina” solo in parte? Cilento, Vallo di Diano, Irpinia e Sannio protestano

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Ci sono delle attività che anche nel periodo festivo non conoscono soste. Al primo posto di questa strana classifica c’è senza dubbio la politica. Il casus belli della vigilia di Pasqua riguarda la campagna di promozione turistica “Campania Divina”, commissionata dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca. Nei due minuti di durata del video promozionale che ha per protagonista Alessandro Gassmann (cittadino onorario di Napoli e protagonista della fortunata serie televisiva “I bastardi di Pizzofalcone”, scritta da Maurizio De Giovanni) quasi tutto parla di Napoli, città straordinaria per le sue opere d’arte, qualche immagine della Reggia di Caserta, di Ischia, dei templi di Paestum e, non poteva mancare, Piazza della Libertà, la cui realizzazione è considerata il fiore all’occhiello dal Governatore. Pochissimo o addirittura niente sul Cilento, sul Vallo di Diano, sull’Irpinia e sul Sannio.

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Non appena il Governatore ha postato il video sule sue pagine sociale la macchina della protesta si è subito messa in moto. I più bellicosi, manco a dirlo, sono stati i Sanniti, forti della loro tradizione guerriera (non a caso nel IV secolo a.C. inflissero una sonora sconfitta ai Romani). In particolare, il dirigente provinciale di FdI Sannio, Ciro Vallone: “Il presidente De Luca pensa che la Regione sia composta solo dalla fascia costiera o poco più. In quanto a patrimonio artistico, culturale e storico abbiamo tanto da offrire anche se De Luca non lo sa”. Chiaro il riferimento all’Arco di Traiano, un’opera unica al mondo. Simbolo di Benevento, rappresenta una testimonianza ben conservata della civiltà romana. Fu costruito nel II secolo d.C. per celebrare la figura dell’imperatore Traiano in occasione dell’inaugurazione della via Appia, strada che collegava Roma a Brindisi. Non mancano le polemiche nel Salernitano. Si annunciano iniziative sia nel Cilento che nel Vallo di Diano, territori che vantano diversi siti Unesco. A seguito delle proteste, da Palazzo Santa Lucia fanno sapere che “la campagna Campania Divina prevede più video promozionali, ma è bastata l’uscita del primo per far scattare la feroce aggressione. Sarebbe bastato informarsi, chiedere delucidazioni sul perché non fossero presenti immagini del Sannio, ma invece, sulla capacità di andare a fondo al problema, ha prevalso la contrapposizione a prescindere, la necessità di approfittare della situazione per sferrare l’attacco frontale”.

Un fatto è certo: la Certosa di Padula continua a vivere la sua storia di Cenerentola tra i monumenti d’arte della Campania. Ci siamo già occupati più volte dei problemi della Certosa che attendono risposte, a cominciare dalla vicenda della orribile scala realizzata all’esterno delle mura della quale il direttore dei Musei Nazionale, Massimo Osanna, ha promesso la rimozione entro due mesi (senza esito perché i mesi sono già quattro); ci siamo occupati anche della carenza di personale e, principalmente, della mancanza di una guida stabile per un monumento che non può essere guidato da Napoli. Così come abbiamo evidenziato più volte la carenza di attività promozionale. Il risultato? Negli ultimi anni il numero dei visitatori si é notevolmente ridotto. Ma c’è di più: molta gente arriva a Padula il martedì ignorando che la Certosa è chiusa con gravi danni per i turisti e per le attività economiche locali. Senza dimenticare i gravi danni di immagine per un monumento che nel 1998 l’Unesco ha inserito nel patrimonio mondiale da salvare.  È proprio impossibile tenere la Certosa aperta tutti i giorni specialmente ora che le scuole organizzano le tradizionali gite di istruzione per gli alunni? Purtroppo, sono domande che, probabilmente, resteranno senza risposta anche stavolta.

Sembra, però, che la sindaca di Padula, Michela Cimino, sia intenzionata a chiedere spiegazioni sull’assenza di immagini della Certosa nello spot della Regione anche se, lo ripartiamo per dovere di cronaca, qualcuno avrebbe intravisto un brevissimo freme della Chiesa del monumentale complesso cartusiano del Vallo di Diano.

In attesa di risposte non rimane che concentrarsi sulle festività in corso per formulare a quanti seguono Vallopiù i migliori auguri di una serena e Santa Pasqua.

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Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
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