Di Antonio Sica
“Non ci vorremmo fermare qui, speriamo di poter continuare”: lo affermava Antonio Calandriello in una delle sue ultime interviste, presentando una delle tante iniziative finalizzate al bene della collettività e all’assistenza delle categorie più svantaggiate. Le sue non erano certo parole casuali, e rappresentano bene il suo spirito indomabile e la sua volontà di continuare a dare sostegno alle iniziative comunitarie e alle attività di assistenza, solidarietà e sviluppo territoriale che, per lui, rivestivano una importanza prioritaria. La sua scomparsa, avvenuta a soli 68 anni a dicembre del 2019, a seguito di una grave malattia, ha lasciato un grande vuoto nel Vallo di Diano: stimatissimo medico, per anni dirigente dell’Unità Operativa di Fisiopatologia Respiratoria dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla, Antonio Calandriello si è distinto anche per il suo attivismo nella politica locale e provinciale, e per aver rivesto un ruolo di primo piano nel mondo del Credito Cooperativo.
Ma, soprattutto, è venuto a mancare un uomo di grande umanità e sensibilità. Che ha sempre creduto nel valore del volontariato e del terzo settore, sostenendone l’importanza lungo tutto il corso della sua vita. Un impegno che si rifletteva nella sua dedizione a progetti di solidarietà, e nella consapevolezza dell’importanza del volontariato, che considerava un pilastro fondamentale per il benessere della società.

Antonio sarebbe stato sicuramente orgoglioso dell’iniziativa che, in suo ricordo, ha visto la Onlus Solidarietà e Sviluppo, istituita da Calandriello e oggi presieduta da Cosimo Di Brizzi, donare all’Associazione “La Colomba Soccorso” guidata da Antonio Langone un’ambulanza e un’automedica per il trasporto dei pazienti oncologici.


La cerimonia di consegna, molto partecipata, si è svolta presso la Chiesa della Beata Vergine di Pompei, a Silla di Sassano, ed ha unito insieme ricordo e solidarietà. Come avrebbe detto Antonio Calandriello: “I libri si scrivono con i fatti, e non bisogna mai scrivere la parola fine”. La sua eredità vive nel perpetuarsi delle iniziative e nei progetti di solidarietà che continuano e -ne siamo certi, continueranno anche in futuro- ad essere messe in campo in suo nome.
Una emozionante storia da raccontare, ovviamente attraverso il nostro video.
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