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Fondazione Monte Pruno, “Ciak si gira” per esaltare le bellezze poco conosciute del territorio

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Ci sono vari modi per promuovere il territorio. La Fondazione Monte Pruno ha scelto di puntare sulla cultura. In questo caso sulla cultura cinematografica. È nato così “Ciak si gira” (il titolo definitivo è ancora rigorosamente top secret) il docufilm che sarà realizzato in collaborazione con dLive con il patrocinio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

Elio Di Pace e Guglielmo Lipari, rispettivamente incaricati della regia e della fotografia, in questi giorni hanno iniziato il tour nelle aree interessate per cominciare ad ispirare il loro lavoro, accolti dal Direttore della Fondazione Monte Pruno Antonio Mastrandrea. I primi luoghi visitati sono stati Roscigno Vecchia, il Ponte di Sacco, la Grotta di San Michele a Sant’Angelo a Fasanella, il Castello Macchiaroli a Teggiano, San Giovanni in Fonte a Padula, le Grotte di Pertosa. Dalle prime loro impressioni è emersa la grande sorpresa di aver scoperto lunghi incantevoli, ricchi di storia e tradizione, dove anche l’accoglienza della comunità è qualcosa di speciale. Ci sono tutte le premesse, così come emerso, per far sì che questo progetto di valorizzazione territoriale possa rappresentare un grande trampolino di lancio per mettere concretamente in risalto angoli inesplorati, che potrebbero diventare interessanti per l’industria cinematografica.

Protagonisti del docufilm saranno due volti noti del cinema e della tv: gli attori Simone Montedoro (noto al grande pubblico per avere interpretato il ruolo del capitano dei Carabinieri Giulio Tommasi in diverse serie della celeberrima fiction “Don Matteo” con Terence Hill e Nino Frassica) e Bianca Nappi (dopo una lunga attività teatrale è approdata sul grande scherme e in tv. Dopo “I Bastardi di Pizzofalcone” e “Le indagini di Lolita Lobosco” ha partecipato alla fiction “Il Maresciallo Fenoglio”, in programmazione su RAI 1). Nel docufilm i due attori saranno protagonisti dell’appassionante storia di Simone e Bianca, due colleghi giornalisti e fotografi che, per conto di un editoriale turistico nazionale, vanno coast to coast alla scoperta delle bellezze nascoste del Cilento e degli Alburni e parte del Vallo di Diano. Indubbiamente è un bel modo per accendere i riflettori sulla bellezza delle aree interne. Quella decisa dalla Fondazione Monte Pruno è una vera e propria azione di marketing territoriale in linea con le precedenti azioni poste in essere dalla Banca Monte Pruno. Con la realizzazione di un docufilm di 40 minuti si punta ad attirare interesse verso scenari paesaggistici e naturalistici unici, auspicando che possano essere “catturati” per le riprese di nuovi lavori cinematografici da parte di registi e produttori.

Michele Albanese

Un progetto sicuramente ambizioso che, in occasione della presentazione a Roma il Presidente della Fondazione Monte Pruno, Michele Albanese, così spiegò durante la presentazione di Roma: “Vogliamo che sia un prodotto che diventi volano, un aggregatore sociale, che miri a togliere dalla periferia queste aree con ricadute positive sui territori. Ci sono tante debolezze, lo sappiamo, ma non ci scoraggeremo. Siamo testardi e non ci arrenderemo. Sognare da soli resterà sempre un sogno, sognare insieme può essere realtà”. L’inizio delle riprese di “Ciak si gira” -continua il Presidente Albanese- rappresenta un importante passo avanti nel documentario dedicato alle aree interne della Monte Pruno. Questo progetto promette di offrire uno sguardo avvincente e approfondito sulle sfide e le bellezze di queste zone, sottolineando l’importanza di preservare e valorizzare il patrimonio delle aree interne. Attendiamo con interesse il risultato finale e l’impatto che questo docufilm potrà avere nella promozione e comprensione di tali territori” .

A Roma, alla presentazione del progetto intervennero, oltre ai rappresentanti della BCC Monte Pruno e della Fondazione, il direttore di dLive Media, Roberto Vargiu, il Presidente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Giuseppe Coccurullo ed il patron del Villammare FilmFestival Alessandro Cocurullo. Di rilievo gli interventi dei docenti universitari Anna Bisogno, Gherardo Marenghi e Domenica Apicella che analizzarono anche dal punto di vista accademico la tematica del cineturismo.

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Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
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