Nei giorni scorsi il Consiglio dei Delegati ha approvato le modifiche dello Statuto del Consorzio di Bonifica Vallo di Diano e Tanagro. Si tratta di un primo passo importante nel percorso di rinnovamento e rilancio dell’Ente consortile.
“Da tempo è maturato il concetto che la Bonifica non può rimanere circoscritta alle sole attività di regimazione delle acque in eccesso e di distribuzione irrigua all’agricoltura” ha affermato Beniamino Curcio, presidente del Consorzio “ma deve comprendere ogni azione funzionale alla sicurezza idraulica del territorio nel suo insieme, agricolo ed urbanizzato, allo sviluppo socio-economico, alla salvaguardia e valorizzazione delle risorse ambientali, a partire dai paesaggi fluviali“.

presidente del Consorzio di Bonifica Vallo di Diano e Tanagro
Un percorso evolutivo avviato già da qualche anno, proponendo progettualità che nelle intenzioni di Curcio e i suoi vadano nella direzione della modernità dell’azione di bonifica. “Grazie ai finanziamenti che sono arrivati e a quelli che dovranno arrivare, possiamo realizzare opere, certamente non faraoniche, bensì di grande utilità e assolutamente indispensabili per “rafforzare” il nostro territorio rispetto alle ricorrenti criticità ambientali, in particolare siccità ed eventi alluvionali, e al tempo stesso, per aprire una nuova stagione di crescita della nostra area” precisa Curcio.
Il 21 marzo 2026 il Consorzio compirà 100 anni. Nelle intenzioni della governance dell’ente con sede a Sala Consilina c’è un ruolo ancora più attivo, in grado di rispondere alle sfide dei cambiamenti climatici in corso. “Pensiamo ad una riorganizzazione e rilancio del Consorzio e, al tempo stesso, una revisione ed un aggiornamento degli strumenti normativi, statutari e regolamentari“.
Dopo lo statuto sarà il turno della pianta organica, sicuramente sottodimensionata rispetto ai compiti di oggi e quelli più probanti di domani. “In tempi rapidi dobbiamo rinnovare l’Ente” conclude Curcio “per migliorarne l’efficienza amministrativa, per dare snellezza e flessibilità alle attività gestionali ed operative, per semplificare le procedure burocratiche e per accrescerne la capacità progettuale, quest’ultima assolutamente indispensabile per far sì che il nostro Consorzio assuma centralità nelle politiche di intervento sul territorio“.
