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“Jennifer – Il Sogno!”: De Rosa incanta pubblico e critica al Massimo Troisi di Casalbuono

Quella proposta ieri sera da Antonello De Rosa all’Auditorium Massimo Troisi di Casalbuono non è stata la solita cartolina pittoresca di Napoli. No, è stata un affondo profondo nel buio e nel disincanto di una città in cui la luce del sole non riscalda certo la vita dei personaggi di ‘Jennifer – Il Sogno’. L’atto unico tratto dal libro ‘Le cinque rose di Jennifer’ di Annibale Ruccello, diretto e interpretato da De Rosa, con Margherita Rago e Simona Avallone, ha proposto uno spaccato acuto e disilluso.

Jennifer, il travestito romantico intrappolato nella vita che scorre lenta nella Napoli degli anni ’80, trascorre le sue giornate chiuso in casa, nella spasmodica attesa della telefonata del suo amato Franco. La radio suona canzoni d’epoca, ma le notizie riportano dediche d’amore e cronache delle città, tra cui efferati omicidi di un maniaco che prende di mira i travestiti della zona.

Nella solitudine trasformata in attesa, il palco racconta un silenzio eloquente che scandisce la vita di Jennifer, interrotto solo dalle telefonate e dalle voci della radio. De Rosa, in questo riadattamento teatrale, fa un sapiente uso del napoletano, infarcendo di amarezza e di cruda ironia ogni battuta. Il pubblico ride, ma dietro l’ilarità si cela una riflessione tagliente sui pregiudizi immutabili, di ieri e di oggi, di cui può essere vittima un femminiello.

Marianna Avallone sale sul palco senza pronunciare una sola battuta, eppure riesce a incarnare magnificamente l’angoscia e il disorientamento di Jennifer. La sua performance accompagna la vita di Jennifer che trascorre le sue giornate a vestirsi e rivestirsi da abiti appariscenti per ingannare il tempo, ma con l’orecchio sempre teso al telefono nell’attesa della telefonata di Franco, che non arriverà mai per tutto lo spettacolo. La routine domestica di Jennifer è interrotta e alleggerita dalle telefonate di sconosciuti che sbagliano numero o che si divertono a chiamare a casa per prenderla in giro.

Tra una telefonata e l’altra, tra una canzone di Mina e una di Patty Pravo, scandite dalle dediche d’amore degli ascoltatori di Radio Cuore, la solitudine di Jennifer è interrotta dalla visita di una puritana vicina di casa, interpretata da Margherita Rago, che irrompe in scena per intensificare la solitudine ‘dei perdenti’ che De Rosa porta magistralmente in scena. Le battute tra Jennifer e la vicina, un confronto tra la ricerca di compagnia e l’esplosione della solitudine, si trasformano in un dialogo vivace ma aspro, che diverte il pubblico. La tensione sale quando la vicina si apre emotivamente a Jennifer, solo per essere brutalmente respinta. Jennifer non vuole altre sofferenze oltre alle proprie, forse è troppo per lei. Questi drammi la distraggono dal suo unico sogno: l’attesa della telefonata di Franco e, forse, dalla ricerca di una vita condita da più leggerezza.

Marianna Avallone, incarnando tutti i tormenti di Jennifer, riempie la scena con un abito straordinario e movenze ritmiche eleganti che si muovono sul ticchettio di un orologio che scandisce il risveglio di Jennifer dal sogno. Prima di congedarsi dalla scena con un telefono che continua imperterrito a squillare, Jennifer si spoglia degli abiti appariscenti, indossando una giacca, una nuova maschera con la quale forse decide di affrontare il suo risveglio e voltandosi di spalle si spoglia del corpetto sgargiante che ha indossato per tutta la performance.

ll pubblico del Troisi, in piedi, applaude calorosamente, abbracciando tutti gli attori per questo spettacolo della Rassegna “Panta Rei – La Forma dell’Acqua” organizzato dal Comune di Montesano sulla Marcellana in collaborazione con il Comune di Casalbuono, con il cofinanziamento del POC Campania 2014-2020.

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