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Teggiano: il saggio “Alla riscoperta delle radici la lingua di Diano veicolo della cultura degli avi”

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A Teggiano, martedì 30 maggio, a partire delle ore 16:30, al Centro Parrocchiale “Pier Giorgio Frassati”, si terrà il saggio di fine corso del progetto “Alla riscoperta delle radici la lingua di Diano veicolo della cultura degli avi”.

Un progetto svoltosi durante l’anno scolastico 2022-2023, nell’Istituto Comprensivo Statale di Teggiano, coinvolgendo gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado con l’obiettivo di consolidare nella mente dei giovani studenti l’importanza di conoscere approfonditamente il proprio dialetto e capire che esso è proprio una seconda lingua, con regole e metodi scientifici da studiare, oltre che un ricco mezzo di trasmissione della propria cultura locale. 

Un’idea nata circa sette anni fa, che poi ha avuto un riconoscimento da parte delle istituzioni locali, da parte del Comune con una delibera di giunta e poi il recepimento da parte del dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo – commenta Vincenzo Andriuolo, dialettologo ed esperto del dialetto Teggianese – e, poi, finalmente, dopo una sospensione per la pandemia che ha bloccato una serie di attività, all’inizio di quest’anno scolastico siamo riusciti a far partire il progetto; progetto che ha visto coinvolte sei classi, le prime e le seconde dell’istituto comprensivo di Teggiano. I ragazzi si sono tuffati, dopo un primo momento di scetticismo, all’approccio al dialetto come lingua, sembrava, voglio dire, quasi fosse un’eresia; poi man mano, nel corso delle lezioni, degli incontri, hanno cambiato atteggiamento prima curiosità e poi, la gran parte di loro si è tuffata con tanto entusiasmo. I nostri dialetti, o meglio la nostra varietà linguistica, è molto più apprezzata all’estero di quanto non lo sia in Italia. Il fatto che quasi ogni piccolo paese della nostra Italia ha una sua lingua, è una cosa che piace moltissimo a inglesi e tedeschi che si sono tuffati con studi che, ormai, risalgono agli inizi del Novecento. La grammatica del professore Gerhard Rohlfs è diventata il punto di riferimento per gli studi dialettologici, ci sono cattedre di dialettologia Italica all’Università di Cambridge, di Oxford. Noi, purtroppo, siamo un po’ più scettici, però, da un po’ di tempo a questa parte, insomma, le iniziative si moltiplicano da questo punto di vista e questa iniziativa di Teggiano dà una dignità vera di lingua, perché diventa materia di studio e di approccio con metodo scientifico e con i canoni della didattica classica; insomma, è una gran bella cosa.

Quintino Di Vona

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