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Castel Capuano, la Biblioteca intitolata al grande Giurista di Sala Consilina Alfredo De Marsico affascina il Presidente Mattarella

Tutti abbiamo visto le immagini del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Castel Capuano, uno dei sette castelli di Napoli, il secondo per antichità dopo Castel dell’Ovo, per ben cinque secoli sede del Tribunale della città. Il nostro Presidente si è mostrato particolarmente interessato alla storica biblioteca, cui scaffali accolgono circa 90mila volumi che racchiudono la storia universale del Diritto, così come è stata interpretata nei secoli dal Foro napoletano, riconosciuto da tutti come uno dei più prestigiosi a livello mondiale.

Il Vallo di Diano ha di che esserne orgoglioso: forse non tutti hanno realizzato, infatti, che la storica Biblioteca di Castelcapuano è intitolata ad un illustre valdianese: Alfredo De Marsico. Si, proprio così: quel luogo storico della cultura giuridica, che accoglie un patrimonio librario ultrasecolare e dallo straordinario valore antiquario, quel luogo di scambio generazionale tra gli avvocati e i magistrati di ieri e quelli di oggi, porta il nome dell’illustre avvocato originario di Sala Consilina. La biblioteca è stata infatti intitolato al Giurista e Avvocato penalista valdianese, nato nel 1888 nell’estremo meridione della provincia di Salerno, che seppe farsi apprezzare per le sue arringhe nelle Università di Bari, Bologna, Napoli e Roma. De Marsico fu anche Ministro di Grazia e Giustizia nel 1943, schierandosi poi con Dino Grandi in occasione del famoso Ordine del Giorno del Gran Consiglio che mise in minoranza Mussolini al Collegio Romano, prima degli ultimi drammatici sviluppi politici e bellici che portarono all’agonia e, poi, alla morte traumatica del fascismo.

Un luogo intriso di storia, quello che ha tanto affascinato il nostro presidente Mattarella: fu inaugurata il 19 luglio 1896 e trasferita, nel 1936, nella grande sala dove si svolgevano le riunioni del Gran Consiglio ai tempi della regina Giovanna I e poi della Gran Corte Criminale, dove furono celebrati i processi del 1848 e venne condannato a morte nel 1857 Luigi Settembrini. La sala che oggi ospita la biblioteca fu sede del Gran Consiglio durante il regno degli Angioini, poi sala di udienza della Gran Corte Criminale nel periodo borbonico. Qui furono processati anche i patrioti che parteciparono alla rivoluzione del 1848 contro Ferdinando II. La Biblioteca fu inaugurata il 19 luglio 1896 ed ospita circa 80mila volumi tra cui rarissime opere dei secoli XVI, XVII e XVIII che costituiscono il cosiddetto Fondo Antico. Il patrimonio custodito in questa sala esprime il vincolo intellettuale che da sempre anima il rapporto tra magistrati e avvocati. Un altare di carta, che fa da collante alla memoria collettiva di un popolo.

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1 comment

  1. De Marsico oltre ad essere un maestro del diritto, fu per oltre 20 anni parlamentare e per pochi mesi ministro fascista.

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