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Montesano sulla Marcellana, i ragazzi del SAI protagonisti degli scavi archeologici

A Montesano sulla Marcellana, quattro giovani accolti nel progetto SAI (Sistema di accoglienza e integrazione) per minori stranieri non accompagnati sono stati coinvolti in un progetto di scavi archeologici a cura dell’Associazione Oltre Roma 3 Archeologia. Un risultato reso possibile grazie a un protocollo d’intesa tra la Cooperativa sociale Il Sentiero di Teggiano, ente gestore del progetto SAI MSNA di Padula, e l’Associazione Oltre Roma 3 Archeologia, realtà che collabora scientificamente con il Dipartimento SARAS (Storia, Antropologia, Religioni, Arte, Spettacolo) della Sapienza – Università di Roma.

L’obiettivo, stabilito da una convenzione tra il Comune di Montesano sulla Marcellana e l’Associazione Oltre Roma 3 Archeologia, è condurre attività di ricerca archeologica nel territorio comunale (Monte Vaiana, Castracane, Tempa la Greca e Pattano), finalizzate alla realizzazione della carta archeologica comunale.

«Riprendere indagini territoriali, come i survey archeologici, o avviare nuovi scavi stratigrafici in contesti pre-protostorici, in grotte o lungo vie di penetrazione naturali che diventeranno gli scenari dei più importanti vettori transumanti in epoca storica – spiegano Federico Nomi, Marie Curie Fellow della Sapienza e presidente di ORTA, e Michele Truffi, PhD Candidate di UniRM3 e vicepresidente – è stato un fertile terreno di condivisione con l’attuale amministrazione montesanese, che ha pienamente sposato questa prospettiva».

«Abbiamo partecipato con orgoglio a questo importante progetto di ricerca archeologica – afferma il presidente della Cooperativa Il Sentiero, Fiore Marotta – perché rappresenta un tassello qualificante del percorso di accoglienza dei ragazzi migranti. L’esperienza ha permesso loro di prendere parte alle attività di ricognizione e scavo, acquisendo competenze manuali e intellettuali, sviluppando interesse per il patrimonio culturale del territorio e partecipando in modo attivo alla vita della comunità».
Mia, Munsh, Abdul e Ali, che vivono nelle frazioni di Prato Comune e Arenabianca e provengono da Bangladesh e Pakistan, sono stati dotati di abbigliamento da lavoro, scarpe, k-way, pile, pantaloni e naturalmente della trowel.

Le attività svolte dai giovani nelle scorse settimane, sempre sotto la supervisione di archeologi professionisti, hanno riguardato la setacciatura del terreno, la pulizia dei reperti, la documentazione fotografica e grafica, le attività di laboratorio, la catalogazione e la prima analisi dei materiali rinvenuti.

Giuseppe Rinaldi

«Insieme all’Associazione ORTA – sottolinea il sindaco Giuseppe Rinaldi – abbiamo costruito una partnership estremamente rilevante dal punto di vista scientifico e istituzionale: la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino del MIC, l’Università La Sapienza di Roma (Dipartimento SARAS), l’Università del Michigan, il CNR, la Cooperativa Il Sentiero con i suoi ragazzi in prima linea come esempio di autentica inclusione, e naturalmente il Comune di Montesano sulla Marcellana».

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