Di Giuseppe Geppino D’Amico
Nei giorni scorsi il Ministero della Cultura ha reso noto l’esito della selezione per il titolo di “Capitale italiana della Cultura 2027”. La Giuria per la scelta delle città candidate, presieduta da Davide Maria Desario, è composta da 7 esperti indipendenti del mondo della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica, che esaminerà i progetti pervenuti per poi selezionare tra questi le dieci città finaliste. Tra i 17 partecipanti al bandola Giuria ha sceltoi 10 progetti finalisti privilegiando dossier più rispondenti al bando. Tra i 10 finalisti c’è Sant’Andrea di Conza, circa 1.500 abitanti in provincia di Avellino, lungo la valle del fiume Ofanto, sul contrafforte che funge da confine tra la Campania e la Basilica. Ha presentato il progetto “Incontro tempo” così riassunto: “Sant’Andrea di Conza Capitale Italiana della Cultura 2027 è la creazione di un circuito culturale stabile e innovativo nel cuore dell’Alta Irpinia. Il progetto Incontro Tempo unisce 25 Comuni e altre 70 realtà: un mosaico di storia, arti e natura, un’esperienza unica tra enogastronomia e tradizioni”. Queste le altre finaliste con indicazione del titolo del progetto presentato: Alberobello (BA) con il progetto “Pietramadre”; Aliano (MT) “Terra dell’altrove”; Brindisi “Navigare il futuro”; Gallipoli (LE) “La bella tra terra e mare”; La Spezia “Una cultura come il mare”;Pompei (NA) “Pompei Continuum”; Pordenone“Pordenone 2027. Città che sorprende”; Reggio Calabria “Cuore del Mediterraneo”; Sant’Andrea di Conza (AV) “Incontro tempo”; Savona “Nuove rotte per la cultura”.

Delle 10 finalista 10 sono capoluoghi di provincia. Le finaliste -si legge in un comunicato del Ministero della Cultura- sono state convocate per le audizioni pubbliche il 25 e 26 febbraio prossimi. Sarà l’occasione per ogni candidata di illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli. Per ciascun dossier le audizioni avranno una durata di massimo 60 minuti, di cui 30 per la presentazione del progetto e 30 per una sessione di domande effettuate dalla Giuria.La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 28 marzo 2025. La vincitrice riceverà un contributo finanziario di un milione di euro per realizzare gli obiettivi perseguiti dal progetto di candidatura e far diventare il dossier un programma di azione per mettere in mostra, nel periodo di un anno, la propria ricchezza culturale e attuare le possibilità di sviluppo offerte dalla nomina. Delle 17 candidature ben cinque erano campane: Pompei e Acerra, in provincia di Napoli, Santa Maria Capua Vetere e Caiazzo, in provincia di Caserta, e Sant’Andrea di Conza, in provincia di Avellino. Hanno presentato progetti che spaziano dalla valorizzazione del patrimonio storico-archeologico alla promozione delle tradizioni locali e della sostenibilità. L’ultimo Comune della Campania scelto come Capitale della Cultura è stato Procida nel 2022. Quest’anno è la città di Agrigento e nel 2026 L’Aquila. In caso di vittoria Sant’Andrea di Conza sarebbe il primo Comune irpino a ottenere l’importante riconoscimento. Mercoledì 26 febbraio 2025, a Roma, nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, si svolgeranno le audizioni pubbliche della giuria di esperti che valuterà i progetti presentati dai Comuni che si contendono il titolo. La delegazione di Sant’Andrea di Conza, guidata dal primo cittadino Pompeo d’Angola, sarà composta anche dai 25 sindaci della comunità altirpina. Nell’occasione, Sant’Andrea potrà illustrare la sua proposta che punta sull’importanza e sulla valorizzazione dei piccoli borghi, che rappresentano asse portante per uno sviluppo omogeneo di tutta l’Italia, come ha sottolineato d’Angola. Per il sindaco Gerardo D’Angola la vittoria garantirebbe grandissime trasformazioni culturali, sociali ed economiche per i nostri territori. A piccoli passi sempre. Per questo abbiamo coinvolto Associazioni, Enti e Università per poter partecipare al progetto. Sappiamo che è un sogno ma noi ci crediamo”.Insieme ai percorsi di accoglienza e integrazione, il paese ha da tempo deciso di riconoscere valore alla cultura, promuovendola come mezzo per il rilancio del territorio. Dalla storica Festa del Libro, passando per la prestigiosa rassegna teatrale di Sant’Andrea, parte fondamentale del programma estivo, fino al recente evento Profumo di pane nel borgo che ha messo al centro la cultura del grano nella sua più ampia accezione, senza dimenticare la bellezza di un centro storico che rappresenta un vero patrimonio.