Singolare iniziativa dell’organizzazione della Sigep World che ha imposto ai suoi numerosi espositori l’utilizzo delle scarpe antinfortunistiche. La fiera è in svolgimento presso il quartiere fieristico di Rimini fino a mercoledì 22 gennaio prossimo. Si tratta di uno dei maggiori eventi a livello mondiale per il Foodservice e tutte le aziende che vi ruotano intorno.

Giunta alla 46esima edizione, l’organizzazione della fiera ha preteso l’utilizzo delle scarpe antinfortunistiche nelle giornate antecedenti all’apertura. Il racconto di Domenico Pepe, amministratore della Cellophane & Paper di Atena Lucana, è a dir poco stupito. “Sono sei anni che vi prendiamo parte ma devo dire che questa volta ci hanno lasciati tutti senza parole” spiega il giovane imprenditore “ci hanno detto all’atto della registrazione che senza le scarpe non si poteva entrare perché, a detta loro, l’allestimento degli stand costituisce un vero e proprio cantiere. Ora vorrei dire che per allestire il nostro, che pure è di medie dimensioni, due persone ci mettono una 30ina di minuti: è tutta roba di facile istallazione“.

Domenico, accompagnato dal padre e fondatore dell’azienda, Adriano, ha descritto un clima tra gli espositori -provenienti da tutta Europa- a metà tra il sbigottito ed il contrariato. “Quando siamo arrivati c’è stata questa amara sorpresa, e soprattutto gli espositori europei erano visibilmente amareggiati“. Non una questione di soldi, evidentemente. Basti pensare che chi ha deciso di esporre nella 5 giorni di Rimini ha investito dai 6mila euro (per uno stand piccolo), ai 12-15mila (per uno medio), fino a diverse decine di migliaia di euro per uno grande.

Lasciano pensare anche le modalità di comunicazione del sgradita novità: all’atto della registrazione le aziende sono state informate e, per quelle sprovviste di scarpe antifortunistiche, la quasi totalità di loro, veniva offerta la possibilità di acquistarle in loco con un banchetto monomarca curiosamente “appostato” dietro il bancone delle registrazioni.

Domenico ha comunque deciso di sottostare alla ferrea regola. “Vista la cifra investita ed il ritorno che offre alla crescita della nostra azienda il Sigep World, ho comunque accettato l’imposizione e mi sono dato da fare per essere pronto per l’inaugurazione. Crediamo molto in eventi come questo ed anche quest’anno il feedback è buono. Ma certo è che fare 8 ore di macchina ed essere informati all’ingresso con modalità da o dentro, o fuori è stato sgradevole”.