Si terrà sabato 18 gennaio alle ore 18:00 a Padula, presso la chiesa di Sant’Antonio Abate, la presentazione del libro “Pier Giorgio Frassati e i suoi sentieri“, scritto da Antonello Sica, ideatore del progetto “Sentieri Frassati”, edito da Effatà con la Prefazione di Don Luigi Ciotti. L’evento è organizzato dalla Parrocchia di San Michele Arcangelo di Padula con il patrocinio del GISM – Gruppo Italiano Scrittori di Montagna. A Pier Giorgio Frassati, che sarà canonizzato il prossimo 3 agosto 2025 al termine del Giubileo dei Giovani, il 23 Giugno 1996 fu intitolato il primo dei 22 itinerari escursionistici che il Club Alpino Italiano dedicò al giovane studente torinese tra il 1996 e il 2012 in ogni regione e provincia autonoma d’Italia: segnavia CAI 601, il sentiero campano parte dall’incantevole Battistero Paleocristiano di Marcellianum, in località San Giovanni in Fonti a Padula per svilupparsi lungo i monti della Maddalena, fino ad arrivare alla Cappella della Madonna di Sito Alto a Sala Consilina.
L’autore Antonello Sica Foto di Pier Giorgio Frassati tratta dal sito www.sentierifrassati.org
Il volume di Antonello Sica racconta la rete dei Sentieri Frassati: un progetto sia escursionistico che educativo verso un approccio globale alla montagna come palestra che allena, scuola che educa, tempio che eleva. La narrazione parte dalla vita di Pier Giorgio e da riflessioni sul suo intenso vivere anche la montagna, verso le vette della carità gioiosa. Si avvale della prefazione di don Luigi Ciotti e del prologo di don Antonio Cantelmi (prematuramente scomparso nel 2023). Già presentato a Pollone (in provincia di Biella), a Genova, Torino, Sala Consilina, Atripalda e Taurianova, è prevista la presentazione anche a Roma, presso la LUMSA il 13 febbraio. A Padula apriranno i lavori Michela Cimino e Domenico Cartolano, rispettivi sindaci delle comunità di Padula e Sala Consilina, mentre durante la serata l’autore dialogherà con Geppino D’Amico, presidente del “Centro Studi e Ricerche Pietro Laveglia”, offrendo un approfondimento sul contenuto e sul messaggio di questa opera dedicata alla figura di Pier Giorgio Frassati, esempio di fede e impegno sociale. Le conclusioni saranno affidate a Don Giuseppe Radesca, parroco di Padula, mentre coordinerà la presentazione Filomena Chiappardo, giornalista. L’ingresso è libero e aperto a tutti.
Leggeò il libro di Antonello Sica su Pier Giorgio Frassati. Questo giovane torinese è nei ricordi della mia lontanissima adolescenza.
Non credo che avessi più di 14 anni, quando don Amedeo Parascandolo, consacrato sacerdote forse da un anno, divenne il collaboratore dell’arciprete don Elia Giudice e si attivò per organizzare a Buonabitacolo il circolo della Gioventù Italiana di Azione cattolica (GIAC), coinvolgendo pressocché tutti gli adolescenti di Buonabitacolo, messi all’opera di ripulitura e tinteggiatura di una struttura di proprietà ecclesiastica (forse una cappella lasciata incompiuta) che veniva usata per ospitare le bande musicali assoldate per le feste di S.Elia e S.Donato, e le pellegrine/pellegrini che ogni anno si recavano al santuario della Madonna di Novi Velia, portando in testa dei pesanti manufatti in legno, ornati da un gran numero di candele di varie grandezze, che venivano definiti “girii” (storpiatura dialettale della parola “ceri”). Se i ricordi non mi tradiscono, le pellegrine li portavano in equilibrio (miracolosamente) sulla testa, appoggiati sulla “spara”, un asciugamani di stoffa pesante arrotolato.
Quel locale venne affidato alla neonata GIAC, di cui, per suggerimento di don Amedeo e volontà di don Elia, venni nominato presidente. Don Amedeo volle dedicare il circolo a Pier Giorgio Frassati e ci narrò con dovizia di particolari la vita e la fede di questo giovane figlio dell’alta borghesia torinese (il padre fu il fondatore de LA STAMPA), che aveva dedicato al sua esistenza a sostegno dei poveri e dei lavoratori addetti agli impieghi più pesanti e lesivi della salute.
So quanto ha pesato nelle mie scelte di vita l’insegnamento di don Amedeo Parascandolo e gliene ho sempre dato atto; debbo ringranziarlo anche per avermi fatto conoscere Pier Giorgio Frassati.