Search

“Turismo delle Radici”: Comune di Castellabate, capofila del progetto, ad ospitare evento di respiro internazionale

Tempo di lettura 15 minuti

L’Italia ha dichiarato il 2024 “anno del Turismo delle Radici”, un’iniziativa promossa dal governo centrale atta a promuovere un ponte tra il bel paese e gli oltre 5,8 milioni di italiani all’estero nonché gli italo-discendenti, stimati tra i 60 e gli 80 milioni di persone, perché dall’Italia non si è mai smesso di partire; questo si evince dal Rapporto “Italiani nel mondo 2022” della Fondazione Migrantes, quindi, è anche un paese di emigrazione.

Su questa scia è stata creato il programma ITALEA per la promozione del “turismo delle radici”, lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU; un progetto che mira ad attrarre dall’estero italiani e italo-discendenti intenzionati alla scoperta dei luoghi, delle tradizioni, insomma, delle proprie origini, supportando questi “viaggiatori delle radici” con vari servizi per agevolare il loro viaggio in Italia.

Il progetto PNRR “Turismo delle Radici” del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha previsto che i Comuni potranno organizzare eventi ed attività di interesse per gli italiani all’estero e per gli italo-discendenti originari del loro territorio, nonché individuare strutture atte all’accoglienza e soggetti disposti ad aderire al programma di scontistica in favore dei turisti delle radici, con particolare interesse al coinvolgimento dei piccoli comuni, anche quelli che contano meno di 5.000/6.000 abitanti.

Nel 1997 l’ENIT inseriva nella categoria “turista delle radici” 5,8 milioni di viaggiatori che visitavano il nostro paese. Nel 2018, invece, questo numero era aumentato a 10 milioni (+72,5%); vale a dire un flusso economico in entrata generato dal Turismo delle Radici pari a circa 4 miliardi di euro (+7,5% rispetto all’anno precedente).

Va sottolineato che si tratta di un turismo che permette l’ecosostenibilità, ossia, il turismo delle radici lascia indietro le mete toccate dai flussi turistici tradizionali, valorizza le aree meno conosciute e meno sviluppate dell’Italia, che possono così colmare il loro divario di crescita economica nel rispetto della propria natura rurale, in maniera ecosostenibile; valorizzando i piccoli centri e le campagne consentendo, da un lato, la ristrutturazione e il recupero di abitazioni e infrastrutture in disuso, dall’altro, favorendo i fornitori di servizi e prodotti locali, su tutti, quelli eno-gastronomici.

Nella regione Campania, il progetto “Turismo delle Radici”, ideato dal Prof. Raffaele Palumbo, docente UniTurismo nonché presidente del DIB Dipartimento Sviluppo e Cooperazione Italia Brasile, coinvolge ben 43 comuni, e vuole fortemente promuovere l’aggregazione con altri comuni della Regione Campania per una maggiore diffusione nonché creare una rete più fitta di italo-discendenti che possano diventare i “viaggiatori delle radici”, turisti proiettati alla riscoperta delle proprie origini familiari per scoprire i luoghi di origine dei propri avi, le località turistiche, i piccoli borghi natii, il Folklore e le Tradizioni popolari, non per ultimo, l’enogastronomia.

Ad inizio ottobre, il progetto si è arricchito attraverso il Convegno Internazionale “Ambiente e Sostenibilità”, due giorni di confronto con la partecipazione di un’importante comitiva di relatori brasiliani, una rappresentanza dell’Ucraina e relatori italiani; gli appuntamenti si sono tenuti tra l’Università di Salerno a Fisciano e il “Castello dell’Abate”e “Villa Matarazzo” nella stupenda Castellabate, il comune capofila del progetto “Turismo delle Radici”.

La prima sessione convegnistica “Ambiente e Sostenibilità” si è tenuta in mattinata, nell’Aula “Nicola Cilento” del Campus UNISA, dove erano presenti anche studenti che hanno ascoltato le relazioni degli esponenti italiani, da una parte dei relatori brasiliani e dalla rappresentanza dell’Ucraina; toccati da importanti temi di attualità come lo scontro politico, diplomatico tra russi e ucraini, iniziato a febbraio 2014, poi precipitato in una terribile guerra nel febbraio 2022, con l’invasione dell’Ucraina e di come tutto ciò è collegato strettamente con “Ambiente e Sostenibilità”.

Nel secondo giorno di attività, gli incontri si sono spostati a Castellabate: in mattinata al Castello, produttori agricoli e rappresentanti di strutture ricettive uniti per dimostrare le diverse bellezze paesaggistico-naturalistica del territorio, nonché, le eccellenze agroalimentari italiane famose in tutto il mondo; insieme hanno proposto una ricca e variegata degustazione di prodotti e piatti tipici d’eccellenza, come i particolari fusilli di Felitto conditi dalla salsa dei tipici pomodorini di Corbara, la mozzarella di bufala, eccellenza campana riconosciuta in tutto il mondo, l’ottimo olio extra vergine d’oliva, i peculiari “carciofi di Paestum” e tanti altri prodotti ortofrutticoli e, non per ultimo, la pizza nelle sue versioni più antiche e tradizionali, ossia “Masto Nicola”, “Marinara” e “Margherita”, proposte dall’Associazione “Pizzaiuoli Napoletani”.

Nel tardo pomeriggio, è stata “Villa Matarazzo” con i suoi saloni ad ospitare la seconda sessione di interventi con il convegno “Turismo, Dieta Mediterranea, Patrimonio UNESCO” che, dopo i saluti istituzionali, la platea ha potuto seguire le relazioni di Domenico Nicoletti, coordinatore del progetto “Campus Mediterraneo”, un programma a capitale misto pubblico-privato per la rigenerazione dei territori d’eccellenza che si occupa di dinamiche e d’innovazione nella transizione ecologica e digitale e, successivamente, si è dato il via agli interventi della comitiva brasiliana dove i relatori hanno illustrato l’importanza dell’esperienza vissuta in diverse comunità piccole in Brasile attraverso un turismo sostenibile e creativo, nonché, l’importanza economica di avere attività sostenibili, rispettando i nuovi criteri osservati da consumatori sempre più attenti e consapevoli delle proprie scelte di consumo, legate anche ad una semplice vacanza turistica.

Grande attenzione al progetto del “Turismo delle Radici” realizzato dal Presidente DIB Raffaele Palumbo che così commenta il successo che sta riscontrando il progetto: “Siamo soddisfatti del lavoro svolto in questi mesi, attraverso azioni concrete messe in campo per la promozione turistica dei territori, già nei comuni di Roscigno, Ceraso, Lustra e Castellabate. Mi corre l’obbligo ringraziare, per la disponibilità e il contributo gli amministratori dei tre comuni nonché dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani e la Fondazione dei monti lattari. Stiamo costruendo una rete che va ben oltre le linee guide del progetto del Ministero degli Affari Esteri in occasione dell’anno delle radici italiane e ci stiamo preparando per il Giubileo del 2025. Seguiranno altri incontri previsti a breve, per far conoscere e promuovere il progetto del ‘Turismo delle Radici’, in diversi comuni salernitani.”

Quintino Di Vona

Condividi l'articolo:
Write a response

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Close
Magazine quotidiano online
Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
Close