Di Giuseppe Geppino D’Amico

Ha fatto molto discutere nel Vallo di Diano la decisione, improvvisa e improvvida, di collocare in ferie d’ufficio il personale dell’Hospice di Sant’Arsenio “poiché al momento non ci sono degenti”. La decisione, scritta a mano, priva di numero di protocollo, adottata dai medici della struttura su disposizione del direttore sanitario del Distretto di Sala Consilina, è stata affissa all’ingresso. Per dovere di cronaca, ricordiamo che, fortunatamente, la chiusura è stata revocata dalla Direzione Sanitaria della ASL che, a quanto è dato sapere, sarebbe stata all’oscuro della decisione.
Per fare il punto sulla situazione abbiamo intervistato il sindaco di Sant’Arsenio, Donato Pica, che oltre a ricostruire la vicenda denuncia lo stato “di conflitto permanente” in cui -secondo il primo cittadino- versa il Distretto Sanitario di Sala Consilina. Una situazione alla -sempre secondo Pica- è necessario porre rimedio “per il bene della collettività”.
GUARDA IL VIDEO CON L’INTERVISTA A DONATO PICA:
Il primo cittadino di Sant’Arsenio, appresa la notizia, aveva immediatamente contatto la Direzione Sanitaria della ASL di Salerno per sapere:
- Chi ha disposto il collocamento dell’Hospice aveva l’autorizzazione per farlo?
- Quali atti amministrativi vi erano alla base della decisione?
- Come si è arrivati alla riapertura?
- Da chi dipende l’Hospice: dal Distretto Sanitario oppure dal presidio ospedaliero?
- Quale sarà il futuro dell’Hospice, una struttura che ospita pazienti oncologici che nel corso di venti anni si è resa particolarmente utile? Ai pazienti ed ai loro familiari.
- Quali decisioni intendono assumere i vertici aziendali?
Se dirige il Distretto un “disturbato mentale” , che cosa si vuole di piu’?