Di Geppino Giuseppe D’Amico
Roscigno, 1° Maggio 2013: nella storica sede della BCC Monte Pruno la dott.ssa Anna Miscia veniva eletta per acclamazione Presidente della Banca di Credito Cooperativo Monte Pruno di Roscigno e di Laurino. Prendeva il posto dell’avv. Filippo Mordente che aveva guidato la Banca per oltre un ventennio e che, sempre per acclamazione, veniva nominato Presidente Onorario. Nella stessa seduta assembleare i soci approvavano il bilancio di esercizio per l’anno 2012 che presentava un incremento di tutte le grandezze economiche e patrimoniali.
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Con Anna Miscia si formava un quartetto del quale fanno parte il Direttore Generale Michele Albanese, il suo Vice Cono Federico ed il vicepresidente Vicario Antonio Ciniello, e che nel corso del decennio ha guidato la Banca raddoppiando i risultati e superando brillantemente qualsiasi difficoltà. E i momenti complicato non sono mancati, a cominciare dalla riforma del sistema BCC con la nascita dei due poli a livello nazionale, o dalle problematiche causate dal Covid che ha inciso profondamente nella vita dei cittadini e delle imprese.
È stata una navigazione sicura, grazie alla capacità del quartetto al timone che ogni anno è riuscito a condurre in porto la navicella grazie al contributo di tutti, amministratori e dipendenti. Rispetto a dieci anni fa i numeri sono raddoppiati così come è cresciuto il numero delle filiali tra le quali vanno ricordate in particolare quelle di Salerno, Potenza, Valle dell’Irno e Cava dei Tirreni.
Domani l’Assemblea dei Soci è chiamata ad approvare il bilancio di esercizio per l’anno 2022 e i numeri anticipati dal Direttore Generale Michele Albanese dicono che la Monte Pruno gode ottima salute. Nell’ultimo decennio la Monte Pruno ha cambiato nome diventando BCC Monte Pruno di Fisciano, Roscigno e Laurino ma i risultati sono migliorati di anno in anno.
Alla vigilia dell’importante appuntamento Vallopiù ha incontrato la dott.ssa Anna Miscia per tracciare un bilancio dell’ultimo decennio senza dimenticare gli anni precedenti durante i quali era presente nella Monte Pruno in qualità di consulente, senza dimenticare il lungo vissuto quale Dirigente della Banca d’Italia. Ne è venuto fuori un colloquio a tutto campo che conferma un dato importante: la stabilità gestionale e le capacità dei singoli rappresentano uno dei principali motivi che hanno consentito alla BCC Monte Pruno quello che qualche mese, nel corso di un’intervista con il Direttore Generale Michele Albanese avevamo definito “un crescendo rossiniano”.