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La Cooperativa sociale “L’Opera di un altro” dà il via al servizio specialistico per soggetti adulti in doppia diagnosi

di Giuseppe Geppino D’Amico

Dal 1 gennaio 2023 presso la struttura “La Bottega dell’Orefice” a Sala Consilina è attivo il “Servizio specialistico per soggetti adulti in doppia diagnosi in regime residenziale e terapeutico riabilitativo per tossicodipendenti”.

La Cooperativa “L’Opera di un Altro” è in possesso della certificazione ISO 9001:2015 per l’erogazione di servizi socio-sanitari. Il servizio accreditato con il Sistema sanitario regionale è gestito dalla Cooperativa sociale L’Opera di un Altro.

Il nostro asse di intervento è sempre stato congiunto al tema della salute mentale. L’avvio di questo specifico Servizio specialistico denota ancora di più la nostra identità di cooperativa sociale. Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo risultato e di essere oggi tra le poche realtà campane a offrire una comunità terapeutica e percorsi riabilitativi nel campo delle dipendenze patologiche nonché di rispondere ai bisogni di salute della persona concorrendo agli obiettivi di sanità pubblica».

DOMENICO D’AMATO presidente Cooperativa sociale L’Opera di un Altro

Il Servizio specialistico per soggetti adulti in doppia diagnosi (comorbilità tossico psichiatrica) ubicato a pianterreno della struttura “La Bottega dell’Orefice” prevede 10 posti letti con funzionamento permanente nelle 24 ore e per 365 giorni l’anno. L’accesso avviene previa richiesta e/o autorizzazione dell’U.O. SerD di appartenenza territoriale e con la valutazione congiunta dell’Unità Operativa Servizi per le Dipendenze e dell’ Unità operativa Dipartimento di Salute Mentale.

La durata del progetto terapeutico è di 18 mesi prorogabile per un periodo non superiore ai 6 mesi. Il percorso terapeutico, seguito da una qualificata équipe multidisciplinare, prevede una fase iniziale di inserimento, una fase centrale di comunità e una fase di reinserimento sociale con l’obiettivo di accompagnare il paziente verso l’autonomia.

Il servizio – presentato a Sala Consilina lo scorso 10 ottobre in occasione della Giornata mondiale della Salute Mentale – ha visto già l’arrivo e la presa in carico dei primi pazienti da parte dei Ser-D (Servizio per le Dipendenze) della Campania.

LA COOPERATIVA SOCIALE “L’OPERA DI UN ALTRO”.
Nasce a giugno del 2013. Il nome trae ispirazione da “L’avvenimento cristiano” di Don Luigi Giussani, fondatore del Movimento Comunione e Liberazione, ed è fondata sui principi della dottrina sociale della Chiesa Cattolica.  “L’Opera di un Altro”, cooperativa sociale di tipo A, in linea con i principi e con gli scopi di promozione umana e di integrazione sociale insiti nel suo statuto, svolge le sue attività principalmente nell’ambito dell’Immigrazione e della Salute Mentale.

Raccogliendo l’eredità dell’Associazione “L’Opera di un Altro”, la Cooperativa guidata da Domenico D’Amato, è impegnata nella gestione de “La Bottega dell’Orefice”, struttura dedicata a persone con disagio psichico, nata a Sala Consilina (SA) nel dicembre del 2005.

Dal 2016, è ente gestore di progetti SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione), il sistema di accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati costituito dagli enti locali e finanziato con le risorse del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. (FNPSA).

Lo sguardo cristiano al prossimo, allo straniero, è la chiave che apre la realtà dell’Opera di un Altro al grande, complesso e contemporaneo mondo delle migrazioni. Un tema affrontato nella quotidianità dell’Incontro attraverso l’accoglienza di uomini, donne e bambini. Un’accoglienza incanalata nelle regole prestabilite dai modelli istituzionali ma pervasa da alcuni elementi caratterizzanti di un’Opera che affonda le sue radici nella dottrina sociale della Chiesa.

Un cammino di accoglienza tracciato nella cronaca degli sbarchi, nell’immagine ripetuta di un’umanità nuova staccatasi dalla propria terra, dalla propria famiglia, dall’orizzonte di un’esistenza affaticata dalla povertà, dalla mancanza di prospettive, dalle violenze.

Un’umanità nuova che riaffiora dallo sfregio dei diritti umani e che dopo aver affrontato il Viaggio verso una Terra di Asilo chiede Speranza. La Speranza di poter ricominciare, di poter vivere la dignità del lavoro, di poter entrare a far parte di una comunità uguale e diversa a quella lasciata nel proprio passato.

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Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
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