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Monte Pruno tra memoria e futuro: grande partecipazione all’evento promosso dalla Banca Monte Pruno

Un pomeriggio di studio, identità e visione ha animato l’Auditorium “Michele Albanese” di Roscigno con l’evento “Roscigno – Monte Pruno: un sito di frontiera tra Paestum e il Vallo di Diano”, promosso dalla Banca Monte Pruno e curato dalla dott.ssa Bianca Ferrara. Al centro dell’iniziativa la presentazione del volume che raccoglie decenni di ricerche archeologiche coordinate dalla prof.ssa Giovanna Greco, con l’obiettivo di raccontare e valorizzare il sito di Monte Pruno come crocevia millenario tra la costa cilentana e l’entroterra del Vallo di Diano.

L’evento ha visto una partecipazione numerosa e attenta, con il coinvolgimento di studenti dell’Università Federico II di Napoli, studiosi e cittadini, a testimonianza del crescente interesse per un luogo che continua a rivelare la sua centralità culturale e strategica. Dopo l’introduzione della curatrice Bianca Ferrara, sono intervenuti il Sindaco di Roscigno Pino Palmieri, il Presidente della Banca Monte Pruno Michele Albanese, Maria Tommasa Granese, Giovanna Greco e, in chiusura, la prof.ssa Giuliana Tocco.

Nel suo intervento, il Presidente Michele Albanese ha dichiarato: “Oggi non abbiamo solo presentato un libro, ma abbiamo celebrato un legame profondo tra territorio, storia e comunità. Monte Pruno non è solo un nome per noi: è parte della nostra identità.

È la radice da cui siamo partiti come Banca e come Fondazione, e che oggi continua a guidare il nostro impegno verso lo sviluppo culturale e sociale dei territori interni. Questo volume è il risultato di un lavoro straordinario e una chiamata collettiva alla responsabilità: tutelare, promuovere, raccontare. Solo così potremo dare un futuro solido alla nostra memoria”.

Sulla stessa linea, il Sindaco di Roscigno Pino Palmieri che ha sottolineato: “Monte Pruno è un patrimonio identitario di straordinaria importanza per la nostra comunità.

Grazie al lavoro sinergico tra università, soprintendenza, istituzioni locali e partner come la Banca Monte Pruno, stiamo restituendo centralità culturale e scientifica a un luogo che merita attenzione e cura. Il nostro prossimo obiettivo è l’apertura del Museo Archeologico, affinché questi tesori possano essere custoditi e raccontati in modo permanente”.

Con questo evento, la Banca Monte Pruno ha confermato il proprio ruolo di motore culturale e sociale per le aree interne, promuovendo ricerca, coesione e valorizzazione del patrimonio. La giornata si è conclusa con una forte consapevolezza condivisa: Monte Pruno non è solo un sito archeologico, ma un simbolo vivo di rinascita, capace di connettere passato e presente in una narrazione unitaria e generativa.

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