L’intelligenza artificiale sta riscuotendo un enorme successo in tutto il mondo, con campi di applicazione tra i più disparati: dall’elaborazione di dati, alla generazione di testi e di immagini, fino alla giurisprudenza o alla medicina. Siamo dunque di fronte ad una tecnologia che potrebbe essere di grande aiuto per superare dei limiti a oggi irraggiungibili, soprattutto nel campo della scienza e della ricerca. Tuttavia, senza un’adeguata regolamentazione, questa potrebbe diventare veramente pericolosa, come dichiarato nel 2023 dal creatore di ChatGPT, Sam Altman, di fronte alla sottocommissione Giustizia del Senato degli Stati Uniti. Ed è proprio a ChatGPT, la più famosa IA conversazionale attualmente sul mercato, che Vallo Più ha chiesto di elaborare una previsione su quale potrebbe essere l’esito delle prossime elezioni regionali in Campania se a sfidarsi fossero Edmondo Cirielli e Roberto Fico.
Edmondo Cirielli Roberto Fico
Ecco cosa ne pensa ChatGPT:
Se alle elezioni regionali in Campania si sfidassero Edmondo Cirielli (FdI) per il centrodestra e Roberto Fico (M5S) come candidato unitario del centrosinistra (ipotizzando un’alleanza PD-M5S-Verdi e Sinistra), la sfida sarebbe molto equilibrata, con alcune tendenze e fattori decisivi da considerare:
Scenario elettorale stimato (2025-2026)
CENTROSINISTRA (Fico) – 45-52% (con variabilità in base alla coesione dell’alleanza)
• Roberto Fico gode di un forte radicamento a Napoli, dove è molto popolare.
• Se sostenuto da PD, M5S, Verdi-Sinistra e civiche, potrebbe ereditare buona parte del consenso che oggi sostiene Vincenzo De Luca, a patto che quest’ultimo non ostacoli la candidatura.
Punti di forza:
• Presenza consolidata nei centri urbani (Napoli e hinterland).
• Immagine istituzionale (ex presidente della Camera).
• Appoggio di un’area di sinistra ecologista e movimentista.
Rischi:
• Possibile defezione di De Luca o di suoi fedelissimi, con una lista autonoma o boicottaggio implicito.
• Difficoltà a penetrare nelle aree interne o conservatrici della regione.

CENTRODESTRA (Cirielli) – 44-50%
• Edmondo Cirielli, attuale viceministro degli Esteri ed ex presidente della Provincia di Salerno, è un politico esperto e radicato, in particolare nel Salernitano.
• Gode del pieno sostegno di Fratelli d’Italia, partito ora egemone nel centrodestra, e verosimilmente anche di Lega e Forza Italia.
Punti di forza:
• Radicamento territoriale in alcune zone chiave (Salerno, Avellino).
• L’effetto Meloni, che resta forte nel Sud.
Rischi:
• Non è particolarmente noto a Napoli, dove può risultare debole.
• Il centrodestra in Campania non vince dal 2010 (Caldoro), e ha storicamente difficoltà nei contesti urbani.

Fattori chiave che influenzerebbero l’esito
1. Napoli e area metropolitana – qui si gioca la vera battaglia. Fico ha un vantaggio potenziale, ma solo se riesce a tenere compatto il campo progressista.
2. Salerno e provincia – Cirielli gioca in casa; potrebbe dominare qui, ma non basta per vincere da solo.
3. Area De Luca – Se De Luca si oppone a Fico o lancia un suo candidato, il centrosinistra si spacca e il centrodestra ha la strada spianata.
4. Mobilitazione al voto – l’affluenza sarà decisiva. Il centrodestra è spesso più motivato in fase di crescita nazionale, ma un Fico sostenuto dai movimenti civici può mobilitare l’elettorato progressista.
5. Candidature civiche e terze liste – potrebbero influire in modo marginale, ma se De Luca candidasse una figura propria (es. il figlio Piero), potrebbe togliere il 5-10% a Fico, rendendo la vittoria del centrodestra quasi certa.

Scenario
Esito probabile
-Centrosinistra unito (Fico + PD + M5S + De Luca): Vittoria di misura di Fico (51-49)
-Centrosinistra unito ma con De Luca ostile (senza lista autonoma): Testa a testa, vantaggio Cirielli
-De Luca presenta una lista autonoma o civica rivale: Cirielli favorito (possibile 48-40-10)
-Centrosinistra spaccato o Fico senza PD: Netta vittoria centrodestra
Conclusione
Roberto Fico può vincere, ma solo se tutto il centrosinistra resta compatto e Vincenzo De Luca accetta di farsi da parte senza guerre intestine. Edmondo Cirielli, pur meno forte a Napoli, ha una chance concreta se l’avversario si divide. La chiave è una sola: l’unità del fronte progressista e la gestione del post-De Luca.