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Con-Tatto – Campania, De Luca rilancia tra “Campo Santo”, “molluschi” e “scienziaterie”

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Chi pensava che la sentenza della Corte Costituzionale sulla possibilità di una candidatura per il terzo mandato ai presidenti di Regione uscenti potesse sbloccare la situazione in entrambi gli schieramenti per la scelta del candidato governatore almeno finora si è dovuto ricredere. A quasi un mese dalla sentenza l’incertezza regna sovrana e potrebbe rimanere tale fino alle prossime elezioni comunali previste per in alcuni comuni della Campania domenica 25 e lunedì 26 maggio prossimi con possibilità di uno slittamento di ulteriori 15 giorni in caso di ballottaggio nei grossi centri. L’unica cosa certa è che le polemiche tra le due coalizioni e all’interno di esse non mancano.

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Le regioni che in autunno andranno al voto dei rispettivi consigli sono sei: Veneto, Valle d’Aosta, Toscana, Marche, Campania e Puglia. Si voterà in autunno in quanto le precedenti elezioni, previste tra marzo e giugno 2020, furono rinviate di qualche mese a causa dello scoppio della pandemia. Quella di cinque anni fa si rivelò una campagna elettorale atipica, svoltasi principalmente sui social. Stavolta si torna all’antico e le prime avvisaglie si sono già avute con le polemiche all’interno dei due schieramenti ancora alla ricerca del candidato vincente. La maggiore attenzione è riservata proprio alla Campania, un vero casus belli scaturito dalla sentenza della Consulta che ha bloccato il terzo mandato sia per Vincenzo De Luca che per il leghista veneto Luca Zaia, il quale il terzo mandato lo ha già fatto e senza la sentenza dell’Alta Corte si sarebbe candidato per il quarto mandato.  

Indubbiamente, sia De Luca che Zaia, due politici di grossa personalità, potrebbero condizionare le scelte. Nel Veneto la Lega respinge con fermezza il tentativo di Fratelli d’Italia di avere un proprio candidato e minaccia di correre da sola. Non meno ingarbugliata la situazione in Campania dove in entrambi gli schieramenti continua a tenere banco la scelta del candidato governatore, scelta che non sarà agevole. Nel Centrodestra, in presenza della indisponibilità più volte dichiarata del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, Fratelli d’Italia pone con forza la candidatura del vice Ministro degli Esteri Edmondo Cirielli che però non scalda i cuori degli altri due partners principali. La Lega Campania pone la candidatura del proprio segretario regionale Gianpiero Zinzi ed ha già dato vita a numerosi comitati “Zinzi for President”. Fratelli d’Italia, invece, è alla ricerca di un nuovo candidato dopo che Fulvio Martusciello ha ritirato la propria candidatura a seguito dell’inchiesta della procura europea che ha portato all’arresto (revocato pochi giorni fa) della sua assistente nell’ambito dell’inchiesta Huawei nella quale potrebbe essere coinvolto egli stesso (al momento non risulta indagato). Martusciello, però, non si rassegna; prima ci ha provato con Antonio D’Amato e Marilù Faraone Mennella (rappresentanti del momdo dell’Imprenditoria); poi è circolato con forza il nome di Giuseppe “Giosy” Romano, coordinatore unico della Zona Economica Speciale del Mezzogiorno d’Italia. Avvocato amministrativista, già alla guida della Zes Campania, lo scorso agosto il governo Meloni lo ha promosso a capo della struttura unica del Sud. Il motivo?  Sul suo nome potrebbero convergere diverse liste moderate attualmente ancora legate a De Luca.

L’ultimo nome proposto da Martusciello è quello della conduttrice Tv di origini napoletane, Myrta Merlino, attualmente alla guida di una trasmissione pomeridiana su Canale 5.  Questo perché, a suo giudizio, un candidato civico amplierebbe i confini della coalizione nell’area moderata di Centro togliendo voti al Centrosinistra.

All’area di centro pensa anche Vincenzo De Luca che dopo alcuni giorni di silenzio è tornato a parlare non lesinando accuse ai vertici del PD con la conferma del deciso no alla candidatura del pentastellato Roberto Fico con conseguente bocciatura del “Campo Largo” che il Governatore continua a definire un “Campo Santo”. Anche perché nei giorni scorsi il Campo Largo è letteralmente naufragato nei cinque comuni napoletani dove si voterà a fine mese.

Per essere più chiaro De Luca ha coniato un altro neologismo: “Scienziaterie zero”. A suo dire si dovrà completare il programma dell’attuale governo regionale: “Per quello che mi riguarda -ha aggiunto- dovremo avere al governo della Campania non molluschi ma qualcuno che sia in grado di governare: la Campania non è un comune di duemila abitanti; è la sfida amministrativa di governo più difficile d’Italia. La Campania non è merce di scambio per risolvere problemi interni a questo o a quel partito o trovare un lavoro a qualche disoccupato. Questo non avverrà, il programma dovrà essere completato e dovremo avere al governo persone in grado di governare e di non far perdere a Napoli e alla Campania la dignità che abbiamo conquistato con anni di sacrificio e di lavoro perché questa dignità non l’avevamo qualche anno fa. Qualche anno fa ci ridevano in faccia”.

Qualche novità è attesa per i prossimi giorni: De Luca sarebbe intenzionato a creare un terzo polo coinvolgendo Italia Viva, Azione e Psi, creando ulteriori difficoltà al PD. In caso di accordo De Luca presenterebbe una propria lista nelle cinque province della Campana che guiderebbe come capolista.

Sull’argomento, rispondendo ai giornalisti ha fatto ricorso all’ironia: “Perché solo capolista? Intanto sono in concorrenza con Trump per il papato…” con evidente riferimento alla immagine che lo ritrae vestito da Pontefice circolata dopo la morte di Papa Francesco. Messa da parte l’ironia, ha così proseguito: “Verifichiamo se è possibile candidarsi come capolista, stiamo aspettando la motivazione della sentenza dell’altissima Corte”. E sul nome migliore per la candidatura a governatore non ha avuto dubbi rispondendo “De Luca”, senza dare spiegazioni.  Sembra di assistere a una partita a scacchi degna di quella che si gioca periodicamente nel Veneto, a Marostica, con personaggi viventi. Personaggi viventi di cui la Campania è piena. Un fatto è certo: il post De Luca non sarà facile anche perché ci sono in giro troppi personaggi in cerca di autore.

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Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
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