Nel vivace dibattito sulla localizzazione della stazione dell’Alta Velocità nel Vallo di Diano, che continua a generare divisioni tra i comuni del territorio e persino all’interno degli stessi partiti, si inserisce ora anche la voce del Circolo di Fratelli d’Italia di Montesano.
Il gruppo ha diffuso una nota ufficiale con l’obiettivo di chiarire la propria posizione e contribuire a una discussione che, negli ultimi mesi, ha acceso gli animi delle comunità locali.
La dichiarazione del circolo montesanese serve probabilmente a prendere le distanze da alcune affermazioni di altri esponenti territoriali dello stesso partito.
La nota del Circolo di Fratelli d’Italia di Montesano
Il circolo di Fratelli d’Italia di Montesano Sulla Marcellana prende le distanze da tutte quelle posizioni, negli ultimi tempi diffusesi sul territorio del Vallo di Diano, favorevoli a una modifica della scelta di RFI della localizzazione della stazione dell’Alta Velocità che a breve riguarderà il nostro territorio.
La scelta individuata da RFI della stazione AV nei pressi dell’uscita autostradale nel territorio di Padula non solo è stata più volte tecnicamente motivata ma risponde anche a criteri di programmazione, pianificazione e riconoscimento di realtà che appaiono tutt’altro che marginali o inadeguate.
Solo a chi ha una visione faziosa sfugge che l’area sud del Vallo di Diano sta vivendo un periodo di forte crescita, è area baricentrica per il lagonegrese, l’area est della Val d’Agri e snodo per la Bussentina. E’ l’area più prossima all’unicum culturale del Patrimonio Unesco Certosa di Padula oltre a altre realtà, come Montesano stessa, il Cervati, che negli ultimi tempi stanno registrando una crescita esponenziale di turisti e visitatori.
Sfugge, anche se ben sottolineato, protocollato e allegato al Dibattito Pubblico antecedente la Conferenza dei Servizi che ricordiamo, per la serietà amministrativa che il caso vuole, è prossima alla conclusione avendo ricevuto i pareri necessari, che in quella sede fu depositata la sottoscrizione di ben 17 comuni della Basilicata plaudenti alla localizzazione a Padula con uno sviluppo secondario di reti viarie e assi strategici da tempo attesi.
Inoltre le diffuse Circolari europee, regolamenti, indirizzi non siamo certi, nella gerarchia delle fonti, superino la norma italiana chiarissima sul potere autorizzativo in sede di Conferenza dei Servizi dove possiede, un ruolo centrale, sia in termini amministrativi che politici, la più che condivisibile Delibera di Consiglio generale della Comunità Montana Vallo di Diano, di una localizzazione sì nel comprensorio ma nel posto dove RFI, tecnicamente, operativamente e in materia di sicurezza, avesse ritenuto. E al termine di tutte le valutazioni tecniche (scavi, sondaggi, calcoli, analisi, ed altro) e nel rispetto del procedimento amministrativo, trasparente e legale, è stata individuata l’area sud del comprensorio.
Anche uo studente del primo anno di Giurisprudenza sa che i REGOLAMENTI UE NON possono essere modificati nemmeno da una LEGGE dello Stato Italiano e DEVONO esere rispettati, sono, gerarchicamente, SOPRA le LEGGI degli STATI NAZIONALI.