Nella prestigiosa e antica accademia scientifica di Londra, la Royal Society, si è tenuto il 7 e l’8 marzo 2025 il ventesimo “John Vane memorial symposium”, incontro dedicato alla memoria di Sir John Vane, premio Nobel per la medicina nel 1982 per i suoi studi sulle prostacicline. Sono convenuti, come sempre, medici da tutti e cinque i continenti: circa 200 partecipanti da oltre 20 diversi Paesi. Si è parlato di ipertensione polmonare, dei test per diagnosticarla precocemente, dei vecchi e dei nuovi farmaci, dei progetti in corso e delle future linee di ricerca.
A rappresentare l’Italia il professor Michele D’Alto, cardiologo, Direttore del Centro per la diagnosi e la cura dell’Ipertensione polmonare dell’Ospedale Monaldi di Napoli. Autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche e “principal investigator” di 20 studi scientifici sperimentali, è da anni un riconosciuto esperto internazionale. Ha mostrato i risultati del gruppo napoletano da lui coordinato sui test provocativi da effettuare sul circolo polmonare in una relazione dal titolo “Challenging the pulmonary circulation: why and how?”.
“Incontri come questi sono una grande occasione di crescita per noi e per i colleghi più giovani -afferma D’Alto- e rappresentano l’occasione per condividere le linee di ricerca e creare ponti tra centri di tutto il mondo: noi al Monaldi accogliamo giovani medici in formazione provenienti da diverse nazioni ed i nostri specializzandi si spostano frequentemente all’estero. È un modello virtuoso al quale crediamo molto. L’unico modo per progredire è lavorare insieme, non c’è altra strada: i risultati raggiunti negli ultimi due decenni ne sono testimonianza”.
Quella di Michele D’Alto è certamente una storia di successo professionale: è infatti diventato un punto di riferimento internazionale e una vera e propria autorità mondiale nel suo settore di competenza. Ma è anche una storia di legami profondi con le proprie radici e con la propria gente: è infatti originario di Monte San Giacomo, e appena i suoi impegni professionali glielo consentono ritorna sempre con piacere nell’amato Vallo di Diano.
