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Teggiano, iniziativa della Diocesi sul tema “Chiesa e Intelligenza artificiale: sfide e opportunità”

Giuseppe D’Amico

“Chiesa e Intelligenza artificiale: sfide e opportunità”. Il delicato argomento è stato al centro di un incontro che si è tenuto presso il Centro Parrocchiale “Pier Giorgio Frassati” di Prato Perillo per iniziativa del Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, Padre Antonio De Luca, da tempo impegnato su un argomento al quale anche Papa Francesco dedica particolare attenzione.

monsignor ANTONIO DE LUCA
vescovo della Diocesi di Teggiano e Policastro

Indubbiamente, siamo di fronte ad un argomento delicato anche perché nessuno era preparato a gestire, a convivere con il nuovo “artefatto tecnologico”, e continuare nello stesso tempo a esercitare la professione giornalistica. I cittadini hanno diritto a essere informati, a sapere da chi vede, registra i fatti e li racconta.

Già ad ottobre Padre Antonio De Luca, delegato per il Settore Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Campana (CEC), era intervenuto ai lavori della giornata dedicata al tema L’intelligenza artificiale arriva in redazione: tra deontologia, opportunità, rischi e casi d’uso svoltosi a Pompei. Lo stesso prelato ha voluto il convegno di Prato Perillo affidando la relazione al prof. Giovanni Tridente, Docente di Position Papers (Teoria e pratica dell’argomentazione scritta) e Intelligenza Artificiale applicata alla comunicazione presso la Facoltà di Comunicazione Istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce, dove è anche Direttore di Comunicazione.

Con un lungo intervento il prof. Tridente ha analizzato il ruolo delle nuove tecnologie che stanno trasformando il mondo dell’informazione. Quale sarà il ruolo dell’uomo in un futuro dominato dall’Intelligenza artificiale? Per il relatore “bisogna evitare un uso improprio di questi strumenti; una delle caratteristiche che segneranno il lavoro del giornalista riguarderà il creare una “sinergia” con questi strumenti, con queste innovazioni tecnologiche.

GIOVANNI TRIDENTE
Docente di Position Papers (Teoria e pratica dell’argomentazione scritta) e Intelligenza Artificiale applicata alla comunicazione

E’ importante conoscere bene il funzionamento di questi artefatti evoluti, il funzionamento di queste macchine e trovare anche le forme, i modi, le modalità affinché aiutino a migliorare anche il lavoro. Pensiamo ad esempio a tutte quelle “fasi meccaniche” e ripetitive che l’intelligenza artificiale generativa può assumere nel processo di realizzazione di una produzione giornalistica. Fermo restando, in questo, la centralità del professionista, che deve sempre monitorare la lavorazione, in modo da mettere la sua professionalità al servizio del prodotto definitivo, che dovrà per forza di cose uscire dalle sue mani. Guai a delegare esclusivamente alla macchina il lavoro giornalistico; mancherebbe quell’elemento fondamentale che è proprio la capacità di gestire il contesto, che in effetti appartiene sostanzialmente al lavoro primordiale di qualunque giornalista. 

Per quanto riguarda l’aspetto etico e deontologico il giornalista si deve porre tale questione nel momento in cui si fa aiutare dalle macchine. Per cui, un lavoro giornalistico abilitato e potenziato dall’utilizzo delle macchine tiene conto del risvolto effettivo di ciò che viene immesso come “prodotto informativo” nella società. Mi spiego meglio. Se io mi faccio aiutare da una macchina e non lo dico al lettore, sto mancando di trasparenza, oltre alla sensibilità professionale. La macchina, ha concluso il prof. Tridente, può fare un lavoro di “abbellimento”, potremmo dire “stilistico”, ma mancherà sempre di quella capacità di “far parte” delle storie con la propria relazionalità, ad esempio ascoltando il vissuto dei protagonisti delle storie.

convegno Chiesa e Intelligenza artificiale: sfide e opportunità
presso aula magna ITIS “G. Gatta” a Sala Consilina

Ha concluso il convegno il Vescovo di Teggiano, Padre Antonio De Luca, il quale ha sostenuto che “Ci troviamo di fronte ad uno scenario che può essere esaltante o inquietante. Dobbiamo riflettere sull’uso dell’intelligenza artificiale che “potrà contribuire positivamente nel campo della comunicazione, se non annullerà il ruolo del giornalismo sul campo, ma al contrario lo affiancherà; se valorizzerà le professionalità della comunicazione, responsabilizzando ogni comunicatore; se restituirà ad ogni essere umano il ruolo di soggetto, con capacità critica, della comunicazione stessa. Alla base di tutto, però, deve esserci la dignità umana, quindi l’Umanesimo. Bisogna scoprire le relazioni e le emozioni”.

In margine all’incontri di Prato Perillo va evidenziato che lo stesso prof. Giovanni Tridente in mattinata, per iniziativa dei Lions International (Club di Sala Consilina), ha incontrato gli studenti dell’Istituto di Studi Superiori “Marco Tullio Cicerone” interloquendo con gli studenti che hanno avuto la possibilità di interloquire con il relatore su un argomento che riguarderà il loro futuro.

convegno Chiesa e Intelligenza artificiale: sfide e opportunità
locandina
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