Si è appena conclusa a Padula l’edizione 2024 del Simposio della Scultura dal titolo: “La pietra di Padula scolpita nei territori della Magna Grecia”.

L’evento, organizzato presso i giardini dell’area della Certosa di San Lorenzo gestita dai Monaci Digitali, ha visto la partecipazione di quattro scultori, Carmen Busacca, Calogero arcidiacono, Luigi D‘Amico e Gabriele Neri, appartenenti all’Accademia delle Belle Arti di Catania che, dal 20 al 27 luglio, hanno realizzato altrettante opere ricavate dalla famosa pietra di Padula, una roccia che vanta una lunga storia millenaria che si racconta e tramanda attraverso l’abilità degli artigiani padulesi.
La novità di questa edizione, patrocinata dalla Provincia di Salerno, dal Comune di Padula, dalla Comunità Montana Vallo di Diano e da Monaci Digitali, è legata alla nascita di “Certosarte”, un gruppo di docenti delle accademie di scultura internazionali per promuovere la Certosa e l’arte contemporanea, come ha sottolineato lo scultore padulese e organizzatore del Simposio Giovanni Cancellaro nel corso della presentazione della rassegna che si è tenuta il 24 luglio scorso a Padula, presso la sede dei Monaci Digitali nei giardini della Certosa di San Lorenzo.
Presenti al Simposio anche il fondatore di Kaboomart Giuseppe Vassallo, il docente Dino Patroni e gli artisti Antonella Carucci ed Emanuele Stifano.
L’obiettivo è quello di creare un’esposizione permanente di arte contemporanea all’interno del complesso monumentale, in modo da permettere ai visitatori della Certosa di ammirare anche le sculture e altre opere d’arte.
A questo progetto stanno collaborando anche i Monaci Digitali di Padula. “Il nostro scopo – ha detto il fondatore della startup innovativa, Gianluca Vegliante – è quello di creare una contaminazione tra antichi e nuovi mestieri, oltre al fatto di rendere questi luoghi sempre più attrattivi”.
L’importanza del Simposio della Scultura di Padula e, più in generale verso la scultura, è stata sottolineata dal docente e direttore artistico Pierluigi Portale: “Ho riscontrato in questi luoghi un entusiasmo raro verso la lavorazione della pietra”. Complice la tradizione millenaria dei maestri scalpellini, artigiani e scultori locali. Padula e la sua pietra rappresentano un legame profondo, che affonda le sue radici nella storia della Magna Grecia.