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Madonna del Rosario, don Domenico si appella al buon cuore dei Salesi per il restauro

Particolare Pala Madonna del Rosario Chiesa Santo Stefano

di GIANFRANCO STABILE

È ritornata a casa dopo 40 anni di esilio forzato ma non si può dire che scoppi di salute. La pala raffigurante la Madonna del Rosario recentemente restituita alla parrocchia di Santo Stefano abbisogna di urgente restauro.

A gravare su di essa non solo l’età -è del 1500, autore anonimo- ma anche la pessima conservazione cui stata oggetto negli ultimi decenni.

Don Domenico Santangelo, parroco chiese Santo Stefano e San Pietro Apostolo , spera possa esserci una scintilla. “È una delle opere più antiche del patrimonio salese” sottolinea “e la cifra richiesta, circa 5mila euro, non è esosa: meno di un caffè per abitante di Sala”.

don DOMENICO SANTANGELO – parroco chiese Santo Stefano e San Pietro Apostolo

Ne vale certamente la penaNon possiamo essere disinteressati. Si tratta di un patrimonio di tutti, un patrimonio dell’Umanità. Noi vogliamo rimetterla dove si trovava ma in queste condizioni non possiamo farlo“. Ad oggi però ancora in pochi si sono fatti vivi. “Io sono quì, tutti sanno dove rintracciarmi. L’opera è eccezionale. Voglio ricordare che questa è una delle prime commissionate da quando la Madonna del Rosario può essere raffigurata: dopo la battaglia di Lepanto del 1570“.

Riportando alla sua autenticità questo bene, arricchiremo la nostra stessa autenticità. Dobbiamo essere orgogliosi di metterci al servizio del Bene e del Bello

don DOMENICO SANTANGELO – parroco chiese Santo Stefano e San Pietro Apostolo

Il prelato è convinto e determinato. “Prima partiamo meglio è. Anche se non raggiungiamo subito l’importo complessivo, appena copriamo le spese iniziali partiremo. Certo è che per far questo bisognerà donare con maggior convinzione“.

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