di Giuseppe Geppino D’Amico
Tra i notevoli disagi provocati dalla grande nevicata dei giorni scorsi si segnala l’interruzione della strada di montagna che collega la Val d’Agri con Padula e, quindi, con il Vallo di Diano. In alcuni casi si è dovuto fare ricorso all’intervento degli uomini della Protezione Civile di Padule per soccorrere alcuni cittadini rimasti intrappolati nella neve. La situazione di disagio ha riproposto la necessità di riproporre il discorso relativo al progetto che prevede la realizzazione di un traforo per unire i due comprensori, considerato uno scenario di sviluppo possibile per la Basilicata.

In Basilicata ci credono. Non a caso l’Amministrazione Comunale di Viggiano ha pubblicato l’Avviso gara aperta per progetto di fattibilità tecnico-economica della Dorsale trasversale di collegamento “Costa Jonica – Matera – Val d’Agri – Golfo di Policastro”. La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata al 29/01/2023 (ore 20:00) mediante il Sistema “Portale Appalti Viggiano” del Comune di Viggiano al link: https://cucviggiano.paesit.it
La possibilità di realizzare alcune infrastrutture per migliorare la situazione viaria della Val d’Agri è stata al centro di varie iniziative. L’ultima in ordine di tempo risale a tre anni fa quando si tenne in Val d’Agri un convegno sul tema “Uno scenario di sviluppo possibile per la Basilicata” al quale parteciparono i sindaci Amedeo Cicala (Viggiano), Marco Zipparri (Marsicovetere), Paolo Imparato (Padula) e Francesco Radesca (vice sindaco di Montesano sulla Marcellana).

Tra le ipotesi allora in discussione per consentire al territorio della Val d’Agri di uscire dall’isolamento e favorirne lo sviluppo fu individuata la necessità di realizzare un collegamento più adeguato e veloce per Matera e uno sbocco più diretto e sicuro sulla Salerno – Reggio Calabria. In particolare, per quanto riguarda il collegamento con la Salerno-Reggio Calabria si ipotizzava la realizzazione di un tunnel di pochi chilometri (5 o 6 in tutto) sotto la montagna, in prossimità dell’abitato di Paterno, collegandola così più rapidamente al Vallo di Diano (Padula) e, quindi, all’Autostrada del Sole in circa 20 minuti. Questo progetto consentirebbe di bypassare l’attuale unico accesso alla A3, non solo più lungo (40 minuti) ma anche impervio, specialmente nella stagione invernale, e inadeguato a garantire la mobilità di persone e il trasporto merci in sicurezza.
Per dovere di cronaca va ricordato che già in precedenza si era interessata della vicenda anche l’Associazione Bene Comune Viggiano il cui presidente, Vittorio Prinzi, in una lettera aperta inviata all’Assessorato alle Infrastrutture e Mobilità della Basilicata evidenziava i benefici che un collegamento più adeguato e veloce per Matera e uno sbocco più diretto e sicuro sulla Salerno – Reggio Calabria rimangono oggi per la Val d’Agri l’unica possibilità per uscire dall’isolamento e per scommettere ancora sulle sue potenzialità di sviluppo. Tale opera -sosteneva ancora Prinzi – è fondamentale per la Val d’Agri, che ha un’area industriale, oggi sede anche del Centro Olio Val d’Agri, ma non ha una ferrovia, e tante iniziative produttive in passato sono fallite o non hanno avuto alcun interesse a collocarvisi proprio a causa delle difficoltà e degli oneri di trasporto.
Ora l’idea riprende quota grazie all’Amministrazione Comunale di Viggiano. Con i tempi che corrono e le difficoltà in cui versa il nostro Paese è difficile ipotizzare se l’iniziativa avrà esito positivo e non soltanto per possibilità di reperire i fondi necessari. Quello del sindaco Cicala sembra un sogno ma si sa, a volte, i sogni si avverano. Specialmente se in questa battaglia l’Amministrazione Comunale di Viggiano non sarà lasciata sola.
Questa opera viaria potrebbe essere finanziata con i fondi, che le compagnie petrolifere trasferiscono ad alcuni comuni della Val d’Agri. , per l’estrazione del petrolio.
Questo mi sembra un rischioso tracciato che va a intaccare le numerose falde acquifere, che alimentano le importanti sorgenti di Tramutola e Montesano
Il concetto di collegare le due Valli e di garantire un servizio di infrastrutture immediato e certamente proficuo ai fini di sviluppo è l’unica strategia che potrebbe finalmente garantire la giusta e tanto agognata visibilità alla valle dell’agri , concetto bello ma allo stesso tempo difficilmente realizzabile e per quanto concerne l’aspetto economico e per quanto quest’ora potrebbe avere un disastroso impatto ambientale , la zona designata pullula di falde acquifere che difficilmente non verrebbero intaccate ma del resto si sa che se di sviluppo si parla allo stesso modo bisogna mettere in preventivo che l’ambiente possa risentirne , mai esempio più calzante fu il centro olio Val d’Agri. Dunque confidiamo nella coesione delle varie amministrazioni valligiane affinché questo progetto possa divenire un’opera.
Credo che molto potrebbero fare le compagne petrolifere.. che destinano tante risorse ai comuni che non utilizzano o spendono male
Quello della viabilità è un tema fondamentale per lo sviluppo delle nostre aree.
Non ho idea di quale sia il traffico di interscambio tra Vallo di Diano e Val d’Agri. Edistono regole ben precise sulla progettazione di nuove infrastrutture, sulla creazione di nuove strade, ecc. Vorrei sapere se esistono studi in merito e chiederò ai comuni interessati notizie in merito. Noto con dispiacere che i primi commentatori hanno già iniziato con frasi terroristiche che evidenziano la loro assoluta ignoranza in merito. Mi riferisco a chi parla di presunti disastri ambientali ambientali portando come esempio il tristemente famoso centro oli. Diceva qualcuno circa duemila anni
Ne sutor super crepidam. Meditate gente, meditate.