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A Monte San Giacomo un focus sul turismo nei piccoli borghi: cultura e centro storico protagonisti

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Folta partecipazione a Monte San Giacomo per la tavola rotonda sul tema “centro storico, dalle origini alle prospettive”, che ha preceduto l’inaugurazione dello stemma del Barone Mazzacane, risalente al 1547, recentemente restaurato.

La discussione, moderata da Lucia Cardillo e alla quale hanno preso parte, oltre all’Assessore Aldo Manno e al Sindaco Angela D’Alto, il presidente della Pro Loco Giovanni Amato, il presidente del comitato Sangiacomesi nel Mondo Walter Nicodemo, il dottor Settimio Rienzo e l’on Corrado Matera, ha offerto interessanti spunti di riflessione. Focus incentrato soprattutto sul turismo nei piccoli borghi e sulle nuove opportunità nate nel periodo post pandemico e sostenute da varie misure del PNRR. Particolare attenzione al tema del turismo di ritorno, molto caro al consigliere regionale Corrado Matera, da tempo impegnato a sostenerne lo sviluppo.

Il Sindaco D’Alto ha sottolineato come, senza una sinergia che veda davvero uniti i diversi comuni del Vallo di Diano, vero e proprio Cluster turistico e possibile frontiera per i nuovi visitatori, qualsiasi iniziativa sia destinata ad avere vita breve.

“In passato- ha sottolineato il Sindaco- le misure della programmazione negoziata, che avrebbero dovuto garantire uno sviluppo del territorio, non hanno prodotto i risultati sperati. Troppi investimenti immateriali, fondi a pioggia dispersi in tanti piccoli rivoli e un risultato assolutamente deludente a fronte dei soldi spesi e delle occasioni mancate. Questo è l’ultimo treno per questo territorio: se falliremo, condanneremo le giovani generazioni all’abbandono definitivo di questa meravigliosa terra”.

Alla fine del dibattito, l’amministrazione comunale ha attribuito un riconoscimento all’associazione “Sangiacomesi nel Mondo”, nella persona del Presidente Walter Nicodemo, per aver sostenuto con generosità le spese di restauro dello stemma baronale, e allo storico locale Giovanni Lovito “per l’attività di ricerca e approfondimento svolta, nel corso degli anni in favore della comunità con competenza e generosità, che ha consentito e consente a tutti una maggiore consapevolezza della storia della nostra terra”.

Dopo il dibattito, tutti i presenti hanno raggiunto il vicino slargo per inaugurare lo stemma cinquecentesco, finalmente restituito al suo antico splendore.

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