di Giuseppe D’Amico
“Vogliamo fare Cultura”. Questo l’incipit dell’intervento di Sebastiano Greco, presidente dell’Associazione Monte Pruno Giovani in apertura del convegno sul tema “Giovani Social e dipendenze, l’individuo sociale: dal problema delle dipendenze alla violenza di genere” , che si è tenuto presso la Sala Cultura della Sede di Sant’Arsenio della Banca Monte Pruno.
E cultura sia. È bello verificare l’interesse dei giovani per problematiche che, se non affrontate nei tempi e nei modi opportuni, rischiano di creare danni soprattutto ai giovani. Deve essere stato questo il pensiero che ha attraversato la mente del Direttore Generale della BCC, Michele Albanese, che ha concluso i lavori dopo l’introduzione della giornalista Annamaria Lotierzo (consigliera dell’Associazione organizzatrice) e l’ampia relazione della Sociologa e Criminologalucana, Myriam Russo, che collabora con il Garante dell’infanzia della Basilicata.

L’evento è stato voluto e organizzato dall’Associazione Monte Pruno Giovani e dalla Banca Monte Pruno, convinti dell’importanza dell’ascolto e della cooperazione, nonché della condivisione quali strumenti essenziali all’arricchimento culturale di tutto il tessuto sociale: valori che da sempre sono al centro delle azioni promosse dalla Banca Monte Pruno. Il convegno è stato particolarmente utile per approfondire e incontrarsi su temi rilevanti per la convivenza umana e la crescita personale, nel piacere dello scambio e del confronto tra pensieri diversi, alla ricerca di una verità che, nell’atto stesso del dialogare, si connette e si intreccia a significati impliciti.

Tra i temi principali di attualità, sicuramente importanti, ci sono quelli legati alle dipendenze: non solo in relazione all’utilizzo di sostante stupefacenti, ma anche per altre tipologie come la dipendenza dal gioco d’azzardo (ludopatia), excertise addiction (dipendenza dall’esercizio fisico), lavoro, tabagismo, alcool, internet, shopping compulsivo, alimentazione. La relatrice ha esaminato tutti i tipi di dipendenze ed altri problemi legati alla sfera sociale, come razzismo, crimini sociali, violenza di genere/stereotipi femminili ed anche le conseguenze psicologiche che questi problemi possono portare quali ansia, depressione, rabbia e violenza, anemie, disturbo del sonno, tendenza all’isolamento, delusione.
Particolare preoccupazione è emersa dalla esposizione dei dati diffusi recentemente e relativi all’indice di criminalità della nostra provincia: Salerno è al 47esimo posto di “crimine generale” con 3101,50 denunce ogni 100.000 abitanti; 55esimo posto per “tentati omicidi” (13 denunce nel 2022); 74esimo posto per omicidi volontari consumati (1 denuncia ogni 100.000 abitanti); 10° posto per “furto di autovetture” (oltre 2061 denunce); 16esimo posto per “incendi” con 265 denunce. La relazione non ha deluso le attese; anzi, ha posto una serie di problematiche sulle quali sia il Direttore Generale, Michele Albanese, che il presidente del Circolo Culturale Monte Pruno, Aldo Rescinito, si sono a lungo soffermati esprimendo non poche preoccupazioni sui dati esposti: “Le dipendenze sono causate da carenze affettive e non solo e questo chiama direttamente in causa le famiglie, spesso distratte se non assenti. Non va poi dimenticato il problema mobbing, altra patologia da affrontare. Per questi motivi saranno organizzati altri convegni per discutere singolarmente delle problematiche emerse dall’esposizione della dott.ssa Russo”. Dopo avere esortato i giovani a partecipare a simili iniziative il direttore generale della Monte Pruno ha sottolineato “l’esigenza del confronto continuo tra le varie generazioni affinché determinate situazioni di malessere provocate dalle dipendenze possano essere affrontate direttamente e prontamente prima che sfocino in gesti delittuosi. Solo facendo del bene si può stare bene, diffondendo quei sani valori che da sempre sono al centro delle azioni promosse dalla Banca Monte Pruno”.
In margine al convegno una considerazione: l’uso sbagliato del web ha raggiunto un altissimo grado di tossicità che non riguarda soltanto la possibilità di provocare danni alle persone vittime di mobbing, stalking ed altri tipi di violenza che il web consente; troppo spesso la prevenzione non dà i frutti sperati: i controlli sono tardivi in quanto spesso vengono effettuati quando il problema si è già verificato. Il web è anche una realtà in cui ci si può scontrare ma anche confrontare. Sul web si litiga su qualsiasi argomento e questo finisce col provocare liti e rancori anche tra persone amiche. E questo avviene soprattutto quando si interviene in forum improvvisati che spesso degenerano. Quello che manca è una buona conoscenza della storia che consentirebbe quanto meno di evitare gli errori del passato. Ricordiamoci di Marco Tullio Cicerone: tutte le cose possono essere buone o cattive in base all’uso che se ne fa. Duemila anni fa il più grande oratore della romanità lo diceva non solo per la politica; oggi il suo vale anche per quel riguarda l’uso del web.
Completo, attento, piacevole e preciso come sempre.
Complimenti e saluti. Aldo