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Ospedale di Polla, ottimi i risultati del progetto sperimentale sulla Chirurgia Maggiore Ambulatoriale (VIDEO)

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Davvero molto positivo, presso l’Ospedale Luigi Curto di Polla, il bilancio dei primi mesi di attuazione del progetto sperimentale sull’ambulatorizzazione dei processi chirurgici. Il tema è stato al centro di un apposito incontro svoltosi venerdì pomeriggio nell’Aula Giosi Roccamonte del presidio ospedaliero, promosso dall’ASL Salerno con l’obiettivo di approfondire gli effetti della Chirurgia Maggiore Ambulatoriale sulla qualità assistenziale e sulla gestione delle risorse sanitarie. Un momento di confronto tecnico e istituzionale che ha permesso di fare il punto su un modello organizzativo sempre più centrale nel dibattito sanitario, capace di coniugare sicurezza del paziente, appropriatezza clinica ed efficienza del sistema, riducendo il ricorso al ricovero ordinario senza abbassare gli standard di cura.

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Ad aprire i lavori sono stati il dott. Aurelio Nasto, direttore della UOC di Chirurgia Generale del “Curto”, e il dott. Angelo Gallo, responsabile della UOC di Anestesia e Rianimazione, che hanno introdotto il tema illustrando i principi organizzativi della Chirurgia Maggiore Ambulatoriale e il percorso attuato presso l’ospedale di Polla. Nel corso dell’incontro sono intervenuti, in qualità di relatori, il dott. Franco Benedetto D’Antuono e la dott.ssa Stefania Parlato, dirigenti medici chirurghi, insieme a il dott. Saro Sepe, dirigente medico anestesista. Gli interventi hanno approfondito gli aspetti clinici, anestesiologici e organizzativi del modello, evidenziando come la standardizzazione dei processi e la selezione accurata dei pazienti consentano di ottenere risultati significativi in termini di riduzione delle complicanze, recupero post-operatorio più rapido e maggiore soddisfazione dei pazienti. A trarre le conclusioni il dott. Luigi Mandia, direttore sanitario del P.O. “Luigi Curto” di Polla, il dott. Michele Di Candia, presidente della Conferenza dei Sindaci dell’ASL Salerno, e il consigliere regionale Corrado Matera.

Tra gli aspetti più apprezzati emersi nel corso dell’incontro, particolare attenzione è stata dedicata ai vantaggi diretti per i pazienti, che, grazie al percorso di Chirurgia Maggiore Ambulatoriale, possono tornare a casa poche ore dopo l’intervento, in totale sicurezza e con protocolli di sorveglianza e follow-up ben definiti. Un elemento di grande importanza soprattutto per i pazienti più anziani, per i quali il rientro rapido nel proprio ambiente domestico rappresenta un fattore determinante in termini di benessere psicologico, recupero più sereno e riduzione dei disagi legati alla degenza ospedaliera. Un approccio che contribuisce anche a diminuire il rischio di infezioni post-operatorie e a favorire una ripresa più veloce delle normali attività quotidiane.

Dalle relazioni è emerso come l’ambulatorizzazione dei processi chirurgici rappresenti non solo una scelta clinica, ma soprattutto una strategia organizzativa in grado di ottimizzare l’utilizzo delle sale operatorie e delle risorse disponibili, aumentando il numero di interventi effettuabili e contribuendo a ridurre le liste d’attesa. Un aspetto particolarmente rilevante per i presìdi ospedalieri territoriali, chiamati a rispondere in modo efficace ai bisogni di salute delle comunità locali, soprattutto nelle aree interne, dove l’accesso ai grandi poli ospedalieri risulta spesso più complesso.

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Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
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