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Polla dice “no” al nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti organici: “Progetto incompatibile con il territorio”

Il Comune di Polla, guidato dal sindaco Massimo Loviso, boccia il progetto di realizzazione di un impianto per il trattamento dei rifiuti organici proposto da un’azienda campana nell’area industriale di Buccino. Una contrarietà totale, motivata e ribadita punto per punto nella delibera approvata dalla giunta comunale, che parla di “dissenso politico-amministrativo” non solo verso questo specifico intervento, ma anche verso eventuali futuri insediamenti considerati inquinanti o potenzialmente dannosi per la salute pubblica e per l’ambiente nei territori del Sele, del Tanagro, degli Alburni, del Vallo di Diano e del Marmo Platano Melandro.

Massimo Loviso

Il progetto in discussione prevede un impianto di trattamento biologico aerobico e anaerobico dei rifiuti organici, con produzione di biometano e compost, da realizzare nel Lotto 18 dell’area industriale di Buccino: un sito che confina con terreni agricoli, zone sottoposte a vincolo e aree naturali particolarmente sensibili. “L’area interessata – si legge nel documento – presenta elevati valori paesaggistici e ambientali”, un patrimonio che il Comune considera incompatibile con la natura dell’intervento proposto.

La zona individuata, infatti, è prossima al complesso fluviale Bianco–Tanagro–Sele, a siti della Rete Natura 2000, alla Riserva Naturale Sele–Tanagro e a falde che alimentano pozzi destinati all’acqua potabile. Un contesto di grande pregio, caratterizzato da habitat delicati ed ecosistemi che necessitano di tutela.

Secondo l’Amministrazione comunale, l’impianto comporterebbe un rischio concreto di criticità ambientali: dalle emissioni odorigene e atmosferiche alla diffusione di bioaerosol, dagli aumenti di traffico pesante ai possibili sversamenti di percolati. Problemi che, in un territorio dall’equilibrio ecologico già delicato, potrebbero generare ripercussioni significative sulla biodiversità, sulle acque e sulla qualità della vita dei residenti. La vicinanza con aree agricole di pregio solleva inoltre il timore di interferenze negative sulle attività produttive locali, con potenziali ripercussioni sull’immagine e sulla competitività dell’intero comparto agroalimentare.

A preoccupare ulteriormente è la collocazione del lotto scelto, il più vicino al corso del fiume: una posizione esposta al rischio idraulico, dove anche un’alluvione di modesta entità potrebbe provocare la dispersione incontrollata di materiali organici e liquidi contaminanti nel sistema fluviale. Una prospettiva che la giunta definisce “incompatibile con qualsiasi principio di tutela ambientale”.

Alla luce di queste considerazioni, l’Amministrazione Loviso ritiene che la localizzazione proposta sia “intrinsecamente inopportuna e contraria ai principi di prevenzione e precauzione”. La posizione politica espressa dalla giunta è chiara: il progetto va fermato e l’azienda deve individuare un sito alternativo, non soggetto alle vulnerabilità che caratterizzano l’area di Buccino. Un messaggio che il Comune di Polla intende ribadire con fermezza, a tutela dell’ambiente, della salute dei cittadini e della qualità del territorio.

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