Di Geppino D’Amico
La settimana scorsa si è tenuto a Polla presso il Palazzo Albirosa un’importante riunione internazionale sul “History of Strokology” La storia dell’ictus cerebrale, organizzato dai prof. Antonio Federico, Natan Bornstein di Tel Aviv e Dafin Muresanu di Cluj Napoca (Romania). Per tre giorni l’incontro ha riunito 18 tra i più famosi esperti mondiali delle malattie cerebrovascolari, quali i prof. N. Bornstein (Israele), M. Brainin (Austria), L. Caplan (USA) V. Caso (Italia), C. Chen (Singapore), L. Csiba ( Ungheria), S.Davis (Australia), GA Donnan (Australia), A. Federico ( Italia), M. Fisher (USA), J. Grotta ( USA), A. Korcin (Israele), L Liu (Cina), S. Martin (Brasile), D. Muresanu (Romania), B. Norving (Svezia), J Saver (Usa), tutti che hanno avuto posizioni importantissime organizzative e di ricerca ed hanno contribuito in maniera rilevante allo sviluppo del moderno approccio terapeutico ed assistenziale nelle malattie cerebrovascolari anche in qualità, negli anni, di presidenti delle varie organizzazioni internazionali che si occupano di tali malattie.

Il convegno ha avuto lo scopo di fare il punto dello stato attuale delle ricerche in tale settore e delle prospettive future, e gettare le basi per un documento ufficiale che sarà pubblicato su una rivista scientifica internazionale specializzata. Inoltre, tutta la discussione è stata registrata e filmata da un gruppo di videomaker del primo canale della TV rumena, che hanno anche effettuato interviste individuali a tutti i partecipanti specificamente sul contributo che ciascuno ha dato nella ricerca e nell’assistenza in questo settore. Tutto il materiale sarà oggetto di un documentario scientifico divulgativo. La prima giornata è stata dedicata alla Epidemiologia ed alla Patofisiologia dell’ictus, seguita dai Meccanismi di prevenzione attraverso interventi medici e non; nel secondo giorno si è discusso dei trattamenti acuti dell’ictus e delle emorragie cerebrali; nel terzo giorno si sono affrontati i meccanismi di recupero, della riabilitazione, della demenza vascolare ed infine delle cause genetiche rare di ictus e del ruolo dell’intelligenza artificiale nelle future prospettive di ricerca.

I pomeriggi sono stati dedicati alla visita delle bellezze turistiche locali, il centro storico di Polla ed Il Santuario di S. Antonio, le grotte dell’Angelo di Pertosa-Auletta, la Certosa di Padula. Al termine della tre giorni il prof. Antonio Federico ha espresso grande soddisfazione per la riuscita del convegno: “E’ stata una grande soddisfazione ed un onore che tanti illustri personaggi della neurologia mondiale abbiano accettato con entusiasmo l’invito a venire a celebrare questo incontro a Polla ed avere modo di apprezzare un territorio a loro completamente sconosciuto. Per tutti è stata una occasione di rafforzare antiche amicizie e di riflettere sul passato e sul futuro della ricerca scientifica in tali complesse malattie”.

Nuovo riconoscimento per il prof. Federico. Archiviato il prestigioso convegno di Polla un altro impegno di notevole rilievo lo attende: nel corso della XXIV edizione delle Giornate della Scuola Medica Salernitana, in programma il 7 e l’8 novembre prossimi, organizzate nei dall’OMCeO di Salerno, che ospiterà il simposio internazionale “Golden Age – Iron Health. The Science of Healthy Aging”, sarà insignito del “Premio Internazionale della Scuola Medica Salernitana”, insieme al prof. Silvio Garattini e ad altri insigni colleghi italiani e stranieri. La consegna dei prestigiosi riconoscimenti avverrà in occasione delle Giornate Internazionali Salernitane. Previsto, inoltre, il giuramento dei nuovi medici. L’evento affronterà i temi legati alla scienza dell’invecchiamento sano, approfondendo i più recenti studi su fattori di rischio metabolici, disturbi neurodegenerativi, cancro, nutrizione ed esercizio fisico. Il programma prevede importanti comunicazioni e relazioni scientifiche, e le Lectio magistralis di Silvio Garattini (oncologo e farmacologo, presidente e fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”), di Giovanni Scapagnini (Professore di Biochimica e Biologia Molecolare presso il Dipartimento di Medicina e Scienze della Salute dell’Università degli Studi del Molise) di Campobasso) e dello stesso prof. Antonio Federico.


